di Adriana Spera
Abbiamo ricevuto, nel tardo pomeriggio di ieri 31 marzo, dal professor Raffaele Porta, Coordinatore Nazionale del Collegio dei professori ordinari del SSD BIO/10, copia di una lettera inviata al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, ai Rettori ed al CUN, così come deciso nel corso di una Assemblea Nazionale, che si è tenuta a Parma venerdì 28 marzo.
Il contenuto della missiva, che riguarda la mancata pubblicazione dei risultati dell'Abilitazione Scientifica Nazionale del settore concorsuale 05/E1, di cui Il Foglietto si era già occupato, stupisce e sconcerta, se non altro per l’incredibile cortina di silenzio che avvolge tutta la vicenda.
Ci limitiamo a anticipare ai lettori che sono passati più di quattro mesi dal momento in cui la Commissione esaminatrice ha consegnato gli atti al Ministero e, da quel momento, sembrano essersi perse le tracce.
Ogni sollecito, fino a oggi è stato vano: silenzio, nient’altro che silenzio.
Chi ha il dovere di chiarire, tace, così alimentando le più disparate ipotesi e illazioni.
Per porre fine a una situazione, che certamente non fa onore all’Università italiana, il Collegio dei professori ordinari ha chiesto con forza al Ministro di mettere fine alla ridda di voci e sospetti che rischiano di avvelenare il clima e i rapporti all'interno degli Atenei; di fare chiarezza sullo stato reale della situazione dell'ASN relativa al settore 05/E1; di consentire agli oltre mille candidati interessati di non venire discriminati ed essere invece posti nelle stesse condizioni nelle quali si trovano tutti gli altri candidati alle ASN degli altri settori concorsuali.
Per come sono andate le cose, ci troviamo di fronte a una novità assoluta. Storicamente, le fasi più travagliate dei concorsi coincidevano con quella di formazione delle commissioni, in cui operavano le "cordate" che sostenevano gli aspiranti commissari, e, poi, con quella della formazione delle maggioranze in seno alle commissioni stesse, dalle quali sarebbe dipeso l'esito ultimo del concorso, ossia l'elenco finale dei promossi e degli esclusi. Mai, invece, era capitato che gli atti di un concorso "chiuso" potessero svanire nel nulla, come è accaduto in questo caso.
Staremo a vedere se l’appello verrà raccolto dal ministro Stefania Giannini.