Davvero inusuale il provvedimento adottato dall’Università di Catania nei confronti di uno studente, accusato di falsificazione di un cospicuo numero di esami, in realtà mai sostenuti.
L’Ateneo, infatti, in via amministrativa, autonoma da quella penale, ha inflitto allo studente, che nel frattempo si era anche laureato in Medicina e Chirurgia, la sanzione disciplinare della sospensione temporanea per tre anni dalla medesima Università, motivandola con fatto che è risultato provato che numerosi esami dell’interessato (nella specie, si trattava di 19 esami, di cui alcuni propedeutici) sono stati formalmente registrati dal personale amministrativo, sebbene non effettivamente sostenuti e non documentati dai rispettivi statini di esame.
La predetta sanzione è stata ritenuta legittima dalla sentenza n. 967 dell’8 aprile 2015 dal Tar Sicilia, presso il quale lo studente aveva presentato ricorso.