Redazione
L’8 aprile scorso, l’autorevole e insospettabile quotidiano della Confindustria Il Sole-24 Ore, testualmente titolava:
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti smentisce l'ipotesi di manovra correttiva già quest'anno mentre conferma che nel 2011 il governo rispetterà gli impegni presi in sede europea ad una correzione dei conti di uno 0,5% del Pil. "Confermo l'impegno della Repubblica italiana ad una correzione dello 0,5% nel 2011 - ha affermato il ministro avvicinato da alcuni cronisti che gli chiedevano di una manovra correttiva a giugno - Smentisco le altre voci".
Ancor più ottimista era stato qualche giorno prima il presidente del Consiglio: "Grazie a Tremonti i conti pubblici sono sotto controllo. La rinuncia agli incentivi per le auto è il segnale che le cose stanno migliorando. La crisi è alle spalle è iniziata la risalita, ma è lenta".
Ora, invece, apprendiamo che la barca sa affondando e che servono subito, e salvo altri, 28 miliardi da prelevare dalle tasche degli italiani onesti.
Ci si può fidare di un governo fatto di dottor Jekyll e Mr. Hyde?