Giornale on-line fondato nel 2004

Lunedì, 13 Mag 2024

di Rocco Tritto

Le norme contenute nell’iniquo decreto legge n. 78 (in corso di conversione al Senato), con il quale il governo ha varato la manovra correttiva, ponendo l’onere di 62 mld di euro, e non di 25, per metà a carico dei dipendenti pubblici e per l’altra metà a carico degli enti locali, sta per finire nelle aule dei tribunale.

A trascinarlo saranno niente di meno che i magistrati. A comunicarlo è stata nei giorni scorsi l’Anm (Associazione nazionale magistrati), che ha preannunciato “una sorta di class action dinanzi al Tar, dove verrà sollevata questione di legittimità costituzionale”.

Si tratta di una iniziativa da seguire, anche perché il rinnovo del contratto di lavoro è un diritto dei lavoratori, sia pubblici che privati, riconosciuto dalla legge, e la cui sottoscrizione è demandata alla parte datoriale e a quella sindacale, che agisce - quest’ultima - in nome e per conto dei lavoratori stessi

Ciò che è discutibile, dunque, è il quantum, vale a dire l’ammontare dei miglioramenti economici, ma non l’an, cioè il diritto al rinnovo contrattuale.

Ne consegue che l’abrogazione di tale diritto, pur se limitata (per ora) a un quadriennio,  si appalesa come un arbitrio avente la connotazione della incostituzionalità. In un Paese che vede due potenti sigle sindacali (Cisl e Uil) condividere la scandalosa manovra correttiva, un’altra più potente sigla (Cgil), opporsi sì ma senza rinuncia alcuna all’irrealizzabile sogno dell’unità sindacale, l’unica risposta seria e convinta è stata quella del sindacalismo di base che, senza se e senza ma, è scesa in piazza per contestare in toto la manovra.

E se a reagire sono stati addirittura i magistrati, vuol dire che lavoratori e sindacalismo di base di ragioni da vendere ne hanno fin troppo.

empty alt

Barriere antierosione per proteggere le spiagge, solo danni alla biologia marina

Sono stato intervistato dalla terza rete TV nell’ambito di un servizio ben fatto, sull’erosione...
empty alt

“Niente da perdere”: il film della settimana proposto dal Foglietto

Niente da perdere, regia di Delphine Deloget, con Virginie Efira, Arieh Worthalter, India Hair,...
empty alt

“Mi sei caduta dentro” di Carlotta Elena Manni, quando l’aborto non è sempre una scelta indolore

Mi sei caduta dentro, di Carlotta Elena Manni - Editore Sperling & Kupfer – marzo 2024, pp, 230,...
empty alt

Addio a Giovanna Marini, massima esponente di una musica popolare colta

Anche Giovanna Marini è scomparsa. Di lei scriveranno assai meglio di me esperti musicologi. Fu...
empty alt

Multilateralismo, una forma di saggezza da salotto

C’è spazio per ogni sentimento, ammesso che un rapporto di economia sia capace di generarne,...
empty alt

Nuovo target terapeutico per il glioblastoma

Il glioblastoma è la forma più aggressiva di tumore cerebrale nell’adulto e le opzioni...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top