Comunicato Usi/RdB-Ispra
Ieri, 4 maggio 2011, su proposta del coordinamento i lavoratori USI RdB hanno votato a favore della firma del Piano d’Azione proposto dall’Amministrazione, a condizione che avvenga contestualmente a precisazioni su tempistica e cifre, da definirsi in una Nota d’Intesa, come già discusso con l’Amministrazione.
Il Piano predispone tecnicamente le assunzioni a tempo indeterminato e un primo abbozzo di iniziative volte al nuovo sistema di reclutamento da verificare nelle sedi di controllo ma senza la Nota congiunta appare vuoto e ridondante rispetto all’assunzione di responsabilità che l’Amministrazione aveva preso un anno e quattro mesi fa con il protocollo d’intesa del 21 gennaio 2010.
Per impegni precedentemente assunti abbiamo chiesto il rinvio della firma previsto per oggi, ritenendo che ciò consentirà anche una migliore definizione dei punti discussi in convocazione e che ci sembrano condivisi dalla parte pubblica.
Durante l’incontro, abbiamo anche sottolineato il grave ritardo nell’iter autorizzativo del CCNI 2010, che appare poco comprensibile se paragonato alla fretta dimostrata per la firma del Piano d’Azione e il compimento della dismissione delle sedi di Curtatone e Casalotti.
Non comprendiamo, inoltre, la necessità di avere la firma di tutte le sigle affinché il piano d’azione sia operativo.
Crediamo che l’Amministrazione abbia chiaro quale sia l’organizzazione in grado di mettere in campo le iniziative che più possono “disturbare” le manovre del Capitano e del Nocchiere della nave, perché se l’ISPRA sembra intonare 7 e 40 di Lucio Battisti, a noi ritornano in mente i versi di De Gregori in cui
….“la nave è fulmine, torpedine, miccia…..” ma “il capitano dice al mozzo di bordo, signor mozzo io non vedo niente c’è solo un po’ di nebbia che annuncia il sole, andiamo avanti tranquillamente!”.
Ai lavoratori, ieri riuniti in assemblea, la rotta risulta scientificamente deludente.
Ma gli organi di ISPRA forse navigano in un mare diverso … lontano dall’equipaggio!