Giornale on-line fondato nel 2004

Sabato, 13 Dic 2025

A partire dal loro “debutto”, ci siamo occupati tante volte delle abilitazioni scientifiche nazionali nel travagliato mondo dei concorsi universitari..

Ci eravamo così illusi di poter accantonare l’argomento, almeno per un po’ di tempo, ma abbiamo decisamente sbagliato i conti. Questa volta la scena è occupata dal Settore concorsuale 05/E1, ma potremmo trovarci di fronte a un caso tutt’altro che isolato, ulteriore motivo perché il Miur intervenga presto e bene.

Ma andiamo con ordine.

Qualche giorno fa, per l’esattezza il 19 novembre, due autorevoli studiosi appunto del settore indicato, i professori Cesare Balduini (Presidente della Società Italiana di Biochimica) e Raffaele Porta (Coordinatore del collegio dei p.o. del SSD BIO/10) hanno indirizzato al Ministero un’accorata quanto sensata lettera con la quale chiedono nient’altro che una proroga, magari anche di breve tempo, per far sì che la commissione di Abilitazione scientifica nazionale del settore stesso possa concludere i lavori.

Poiché tale commissione non ce la farà a chiudere la selezione per la tornata di abilitazione 2013 entro il termine previsto del prossimo 29 novembre, essa andrà automaticamente incontro a sicura decadenza, con tutto quel che ne consegue, vale a dire che gli “abilitati” non potranno partecipare ai concorsi banditi dagli atenei entro il termine previsto dalla legge, la quale fissa al 30 giugno 2015 la data ultima per la chiamata dei vincitori.

Manco a dire che la commissione de qua possa in qualche modo essere considerata colpevole del ritardo accumulato, dovuto solo in parte all’alto numero dei candidati, ma cagionato soprattutto dalle dimissioni del membro “straniero”, sostituito solo pochi giorni fa, quindi a ridosso del termine di decadenza.

Esattamente gli autori della lettera si chiedono “quale ratio ha una norma che, impedendo la possibilità di concedere un’ulteriore proroga con il fine di non causare ritardi, di fatto invece determina essa stessa un forte ritardo nella conclusione della procedura?”

Ce lo chiediamo anche noi. Occorre dunque che il Miur dipani la matassa, tanto più che, come sopra ricordato, altre commissioni navigano nelle stesse acque e potrebbero anch’esse essere travolte dai marosi della decadenza.

Ad applicare puntigliosamente le norme si possono avere esiti indesiderati. Lo sapevano già i romani, quando, invitando alla cautela nel maneggiare la legge, avvertivano che “summum ius, summa iniuria”.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

L’Opec sul petrolio gioca al ribasso

Sembra che l’Opec sia tornata al passato, ai primi anni Dieci del nuovo secolo, quando...
empty alt

UniPi celebra il bicentenario della istituzione della cattedra di Egittologia

A Pisa 200 anni fa, per la prima volta al mondo, l’Egittologia faceva il suo ingresso in un’aula...
empty alt

Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2025: il ruolo delle scienziate

Diverse donne di scienza, in epoche e discipline differenti, hanno unito ricerca e impegno per i...
empty alt

“L’ombra del corvo”, film struggente, inquietante, a tratti spaventoso

L’ombra del corvo, regia di Dylan Southern, (titolo originale The Thing with Feathers, tratto dal...
empty alt

La seconda missione dell’ivacaftor, farmaco finora attivo contro la fibrosi cistica

Nel mondo della medicina di precisione l’ivacaftor, uno dei primi farmaci approvato contro la...
empty alt

Anci e Legambiente al Governo: stanziare maggiori fondi per demolizione immobili abusivi

Come emerge dall’indicatore sull’abusivismo edilizio curato dall’Istat in collaborazione con il...
Back To Top