Pochi giorni fa la stampa ha diffuso la notizia della scoperta di una cellula artificiale realizzata con un DNA sintetico; è il secondo step di un annuncio già fatto nel 2010 in cui veniva proclamata la realizzazione di una cellula artificiale.
In realtà, si tratta di cellule semi artificiali poiché sostituiscono alcune parti sintetiche a una cellula naturale. Queste cellule nuove con un DNA modificato con appena 430/460 geni aprono delle prospettive importanti di vita.
Tutto ciò ci fa capire che siamo pronti a costruire il primo mattone della vita, appunto "la cellula". Questo concetto non è poi così distante dalla costruzione del primo circuito quantistico (intelligenza artificiale) di nuovi computer, di gran lunga superiori alle capacità della mente umana. Quindi nuove vite artificiali auto imparanti o quasi.
La costruzione di questi cervelli superiori apre nuovi scenari per la scienza. Lo stesso vale per la cellula e quindi nuovi corpi programmati forse per non invecchiare e anche più resistenti.
E’ questo l’argomento oggetto dell’odierno dialogo tra il giornalista scientifico Elio Cadelo, lo psichiatra Michele Di Nunzio e il sociologo Giorgio Pacifici. (A cura di Sonia Topazio)