Il Consiglio di Stato, con sentenza 27 ottobre 2014 n. 5311 (Pres. Cirillo, Est. Dell’Utri), si è pronunciato in merito alla impugnativa di un provvedimento di licenziamento emesso dalla pubblica amministrazione, in conseguenza dell’assenza ingiustificata di un dipendente per più di 15 giorni.
Per i giudici di Palazzo Spada, è legittimo il provvedimento con il quale un ente pubblico ha dichiarato la decadenza dall’impiego di un dipendente che sia motivato con riferimento al fatto che l’interessato si è assentato ingiustificatamente dal servizio per oltre 15 giorni e, nonostante formalmente diffidato in tal senso, non ha ripreso servizio nel termine perentorio fissato dall’Amministrazione.
In tal caso, infatti, il provvedimento di decadenza consiste in un atto vincolato collegato all’accertamento dell’esistenza della mera situazione di fatto dell’assenza dal servizio dell’impiegato per un periodo di tempo superiore a quindici giorni non autorizzata dall’Amministrazione e accompagnata dal rilevabile chiaro intento di abbandono dal servizio, senza che siano possibili tardive giustificazioni del ritardo nella dovuta prestazione della propria opera.