C’è anche Daniele Rossini, specializzando dell’Università di Pisa presso l’Azienda ospedaliero-universitaria, fra i migliori giovani ricercatori al mondo nel campo dell’oncologia, premiati al congresso dell'American Society of Clinical Oncology (Asco), che si è svolto a Chicago dal 1 al 5 giugno.
Per Rossini, appena trentenne, si tratta di un bis. E’, infatti, la seconda volta consecutiva che conquista il “Conquer Cancer Foundation ASCO Merit Award", l’anno scorso come ricercatore più giovane, il tutto a conferma dell’eccellenza della scuola pisana.
L’ambito di ricerca del dottor Rossini è il tumore del colon-retto metastatico e al convegno della Asco negli USA, di fronte ad oltre trentamila professionisti e medici provenienti da tutto il mondo, ha presentato i risultati del progetto CRICKET, uno studio promosso dal Gono-Gruppo oncologico del nord ovest e coordinato dal professor Alfredo Falcone dell’Università di Pisa, direttore dell’Unità operativa di Oncologia medica 2, e dalla dottoressa Chiara Cremolini, ricercatrice dell’Ateneo pisano.
L’obiettivo di CRICKET è di mettere a punto uno schema terapeutico per i malati di cancro al colon-retto metastatico che dopo un primo ciclo di trattamento subiscono una recidiva della malattia. Altro ambizioso scopo del progetto è anche quello di comprendere come sfruttare al meglio la “biopsia liquida” per arrivare ad una personalizzazione delle cure, fronte su cui è risultata cruciale la collaborazione con l’Unità operativa di Farmacologia clinica e Farmacogenetica, diretta dal professor Romano Danesi.