Nella vita di Galileo Galilei, fisico, astronomo, filosofo e matematico, considerato il padre della scienza moderna, sono tre le donne che hanno giocato un ruolo importante.
Era nato il 15 febbraio 1564 a Pisa. La madre, Giulia degli Ammannati, apparteneva ad una famiglia di setaioli e a detta del figlio era una donna che raccontano “prepotente e intrigante”. Galilei fu spesso in disaccordo con lei, ma probabilmente proprio da lei ereditò la verve polemica che troviamo nei suoi scritti.
Negli anni di Padova, Galilei convisse con Marina Gamba dalla quale nacquero i tre figli Virginia, Livia e Vincenzo. Quando ritornò in Toscana, Galilei abbandonò Marina e portò con sé i figli. Le due fanciulle furono inviate in convento.
La figura femminile più affezionata al padre è proprio la figlia primogenita, Virginia (1600-1634). Alla nascita della bambina, lo scienziato stese di suo pugno un oroscopo nel quale delineò i tratti principali del carattere della figlia e gli influssi dei pianeti che ne avrebbero segnato lo sviluppo. Lo zelo, la sensibilità e la devozione a Dio, predetti da Galileo, si manifestarono davvero nella personalità di Virginia, così come emerge dalle 124 lettere al padre pervenute fino a noi.
Virginia Galilei entrata in convento giovanissima prese il nome di Suor Maria Celeste. Dal 1623 al 1634, anno della sua morte, Virginia ebbe con il padre una fitta corrispondenza, che fu di conforto per l'una e per l'altro.
Galileo fu profondamente legato a entrambe le figlie, ma in Virginia trovò un riflesso del proprio carattere e non di rado le aprì il cuore. Lei sostenne amorevolmente il padre sia durante le drammatiche vicissitudini del processo per eresia che dopo la condanna che lo costrinse all'abiura forzata. Galileo sosteneva infatti la teoria copernicana eliocentrica sul moto dei corpi celesti, in opposizione alla teoria geocentrica, sostenuta dalla Chiesa Cattolica.
La morte di Virginia fu per Galileo un durissimo colpo.
Di salute cagionevole, Suor Maria Celeste morì pochi mesi dopo il ritorno di Galilei ad Arcetri nel 1634. Il padre la raggiunse nel 1642.
Sara Sesti
Coautrice di "Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie"
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