Redazione
La richiesta del maxi risarcimento, di oltre 191 milioni di euro - avanzata dalla Corte dei conti nei confronti del top management dell’Istat, guidato dall’ex presidente Luigi Biggeri, per non aver applicato sanzioni ai non rispondenti ai questionari statistici - tuttora sub iudice e all’esame della Corte Costituzionale - non sembra aver scosso più di tanto gli attuali vertici dell’ente di via Balbo.
Tutto avrebbe consigliato di allestire una task force per combattere il malcostume, tutto nostrano, in particolare delle imprese, di ignorare l’obbligo statistico sancito ex lege, un tempo sanzionato addirittura penalmente.
Viceversa, è di questi giorni la notizia che ad occuparsi pro futuro della delicata questione è stato investito il dirigente del Servizio gestione logistica e tecnico-amministrativa dei lavori pubblici, ing. Massimo Babudri.
La ratio dell’inopinata attribuzione sembra risiedere, secondo i soliti burloni, nel fatto che, persistendo l’indifferenza di fronte ai questionari, occorrerà attrezzarsi di mazze e picconi per stanare i cronici “evasori statistici”.