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Domenica, 05 Mag 2024

La lettera

Caro Presidente, cari colleghi, lo scorso 1° dcembre 2010 alcuni rappresentanti della Rete Nazionale Precari INAF (RNPI) hanno incontrato il Pres. Maccacaro, il Dr Di Cocco e la Dott.ssa Saura allo scopo di avere maggiori informazioni sulle posizioni autorizzate dal DPCM 26/10/2009, ma soprattutto di confrontarsi sulle prospettive presenti e future del nostro ente.

Alcuni dei punti emersi dalla discussione possono essere così riassunti:

1.     Il Turn-Over al 20% dal 2010 al 2013 e al 50% nel 2014 si traduce sostanzialmente in un blocco delle assunzioni. Sebbene l'ente disponga già dell'autorizzazione a bandire circa 69 posizioni per vari profili (di cui 13 in itinere e 30, che verranno prossimamente deliberate dal CDA), rimarranno da bandire entro il 2011 ben 21 posizioni da III livello, delle quali è intenzione della presidenza bandirne solo una esigua frazione.

2.     A fronte del blocco delle assunzioni sopra citato, è presumibile che il personale TI dell’INAF entro il 2015 si ridurrà di circa 130 unità (circa il 13% dell’attuale personale strutturato), liberando delle risorse.

3.     L'ipotesi della RNPI di utilizzare almeno parte dei fondi liberati dai pensionamenti per contratti TD è stata respinta dalla dirigenza INAF.

4.     Sono stati evidenziati numerosi problemi relativi alle modalità di espletamento dei concorsi, in particolare alla impossibilità di eliminare la prova scritta ed alla necessità di modificare la successione della valutazione delle prove di esame previste.

Attualmente, l'INAF conta circa 1020 dipendenti a tempo indeterminato, 90 a tempo determinato e 320 fra assegnisti, borsisti e “atipici” vari. L'utilizzo di forme contrattuali “atipiche” è cresciuto (di oltre 100 unità) negli ultimi anni contro un numero di TD che  è rimasto sostanzialmente costante. Pur riconoscendo che un elevato numero di precari non costituisca necessariamente un “problema” (certo, ci sarebbe da parlare delle “condizioni del precariato”!), la assoluta mancanza di un percorso strutturato che porti un giovane che inizi la sua formazione astronomica ad una posizione permanente all'interno del nostro ente è scandalosa, e dimostrazione di una assoluta mancanza di lungimiranza e di programmazione di questo ente.

Lo scenario che si prospetta è inquietante per il personale precario e quindi per l'INAF stesso.

Alla luce di tale scenario, la RNPI ritiene assolutamente necessarie le seguenti azioni:

a)    bandire tutte e subito le posizioni autorizzate dal DPCM 26/10/2009. La RNPI ritiene infatti inaccettabili le perplessità della Dirigenza su tale provvedimento, che se non adottato dimostrerebbe una grave incapacità di programmazione ed attuazione di una efficace politica di reclutamento, come previsto e richiesto dal MIUR attraverso il PT (in cui  si scrive di fatto espressamente di quante e quali posizioni le varie sedi necessitano per attività scientifica e funzionamento amministrativo).

E’ da rilevare, inoltre, che delle 69 autorizzazioni a bandire del DPCM citato, stando alla situazione attuale rimarrebbero non banditi ben 21 su profili da III livello. Ciò penalizza gravemente il reclutamento di nuovi ricercatori, alimentando il problema della precarietà e minando il futuro sviluppo dell’ente.

b)    Utilizzare le eventuali risorse liberate dai pensionamenti non ricoperti per la stipula di migliori forme contrattuali (ovvero TD, che ad oggi rappresentano le sole forme contrattuali a termine che garantiscano una adeguata copertura previdenziale e contributiva indispensabili per il futuro del lavoratore).

Qualora emergesse una reale impossibilità a bandire TD su fondi interni, questa deve essere dimostrata, chiarita e giustificata. La RNPI ritiene, comunque, inammissibile da parte della dirigenza / CDA –INAF alcun veto sulla autorizzazione a bandire le stesse posizioni su fondi e progetti di ricerca esterni. In ogni caso la RNPI  chiede un chiaro impegno dell’INAF a migliorare il trattamento economico/previdenziale del personale atipico. A tal fine la RNPI è pienamente disposta a collaborare con la Dirigenza per suggerire e concordare ogni possibile provvedimento in tal senso.

c)    Urge una ristrutturazione reale e profonda dell'attuale sistema di reclutamento (e promozioni), nell'ottica di creare il percorso strutturato menzionato sopra. La RNPI ritiene, in particolare, intollerabile l'utilizzo forzato di contratti atipici come forma di lavoro a . E' indispensabile, per il futuro dell'ente, delineare ed ATTUARE un VERO percorso formativo che si BASI (e non si ispiri “a chiacchiere”) sulla Carta Europea del Ricercatore. Si fa infine notare che l’ utilizzo indiscriminato di contratti atipici ha creato un grave precedente per il nostro ente durante le stabilizzazioni, cosa che non è avvenuta in altri enti più lungimiranti.

A tal fine la RNPI chiede che venga immediatamente resa pubblica la bozza del nuovo disciplinare sui concorsi cui una apposita commissione ha lavorato nel Luglio del 2009 (e discussa con il Presidente a Settembre dello stesso anno).

Suggerimenti innovativi non sono mancati, neppure dallo stesso Presidente (per esempio l'eliminazione della prova scritta, che non esiste in nessun altro paese scientificamente avanzato e che nelle Università è già avvenuta). I fatti sono però abbastanza chiari: le ultime tornate di concorsi si sono svolte con modalità diverse, tutte anacronistiche ed improbabili. Siamo pronti ad essere giudicati e valutati, sulla base del lavoro svolto e dei nostri meriti scientifici. Ci auspichiamo che ciò avvenga fin dalla prossima tornata concorsuale.

La RNPI intende collaborare attivamente con la Dirigenza per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi cruciali, nel tentativo di minimizzare le difficoltà che certamente si prospettano, per il NOSTRO ente, sotto l’aspetto occupazionale e conseguentemente sotto quello scientifico, nei prossimi anni.

Allo stesso modo però la RNPI vigilerà attentamente affinché tali propositi non vengano disattesi,  non escludendo di ricorrere fermamente ad ogni forma di protesta qualora venisse a mancare una tempestiva ed efficace azione della Dirigenza.

La RNPI chiede, infine, di fronte a queste richieste, una presa di posizione chiara e decisa di tutto il personale strutturato.

 

Rete Nazionale Precari INAF

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