Redazione
Tutti pensano che per fare il dirigente di un ente pubblico sia sufficiente superare un concorso, dimostrando la capacità e l'esperienza richieste. Niente di più sbagliato.
Si tratta invece di un lavoro che si impara dopo essere stati selezionati, come sanno bene all'Istat, dove la settimana scorsa i dirigenti dell'ente, al fine di sviluppare le risorse umane a loro disposizione, sono stati invitati a un incontro di coaching e mentoring.
Una cinquantina di astanti hanno ascoltato le "testimonianze"di uno psicoterapeuta, una pedagogista e un geologo (questo il profilo dei relatori).
Accantonato l'iniziale scetticismo nei confronti dell'iniziativa, sembra che alcuni tra i partecipanti vi abbiano scorto l'opportunità di nuovi e più remunerativi orizzonti professionali, come la panchina di qualche prestigiosa squadra di calcio che, come noto, è affidata a un coach.
Una prospettiva riservata solo ai più dotati. Gli altri dovranno accontentarsi di restare all'Istat.