Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 05 Lug 2024

di Ivan Duca

Trascorsa una settimana dalla conferenza stampa dell’Usi-Ricerca sulla sconcertante vicenda relativa alla riorganizzazione dell’Istituto di scienze neurologiche (Isn) del Cnr di Mangone (CS), troppi misteri restano ancora da svelare. La vicenda sbalordisce per le palesi violazioni regolamentari, quali la mancata iniziativa ad opera del direttore di dipartimento, la mancata preventiva consultazione dei sindacati, nonché del personale interessato. E’ certo che alla data del 31 ottobre 2012, quando si sarebbe dovuto deliberare sul punto, nessuno degli adempimenti previsti dall’art.25 del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento (approvato dal ministero vigilante) era stato espletato, ma nulla di tutto ciò traspare dalla lettura del documento istruttorio portato all’approvazione del cda.

Il presidente Luigi Nicolais ed i consiglieri di amministrazione del Cnr avrebbero comunque discusso la proposta di Gambardella, direttore dell’Isn, nonché “condiviso l’opportunità” di riorganizzare l’Isn, secondo quanto affermato dal direttore generale Paolo Annunziato il 18 novembre.

A questo punto, con un ennesimo colpo di scena, Luigi Nicolais, ha dichiarato all’Ansa lo scorso 19 novembre che ogni progetto di smantellamento dell’Isn sarebbe stato accantonato.

L’evidente contraddizione tra le dichiarazioni dei vertici del Cnr ha generato dubbi in molti, prima fra tutti l’on. Rosa Villecco Calipari (vice capogruppo alla camera del Pd), che a gran voce ha chiesto chiarezza sulla vicenda e lo stop di qualsiasi iniziativa tesa ad alterare l’eccellenza dell’istituto di Mangone, precisando che vigilerà affinché l’importante struttura scientifica non subisca altri attacchi.

I riflettori accesi su questa vicenda hanno fatto emergere aspetti inquietanti che meritano di essere approfonditi per dare risposta alle legittime istanze del personale, ma anche all’opinione pubblica, alle innumerevoli forze politiche scese in campo  a fianco dei lavoratori, alle migliaia di pazienti affetti da patologie rare del sistema nervoso, alla collettività tutta che finanzia la ricerca pubblica, che – come noto – è un bene di tutti.

Il primo aspetto che desta sconcerto riguarda la mancata sottoscrizione del contratto tra l’Isn e l’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Cosenza per l’erogazione delle prestazioni sanitarie dal 1° gennaio 2011 in poi. Infatti, dall’analisi documentale e dal contributo dei dirigenti Asp intervenuti alla conferenza stampa indetta dall’Usi il 20 novembre, è emerso che tale contratto era perfezionabile sin da marzo 2012 e che più volte nel corso dei mesi il direttore del medesimo Isn, Antonio Gambardella, era stato invitato a sottoscriverlo.

Di contro, quest’ultimo non lo avrebbe sottoscritto, costringendo i competenti Uffici dell’Asp di Cosenza ad inviare diversi solleciti.

Per Gambardella la sottoscrizione della convenzione sarebbe compito della direzione generale del Cnr, alla quale avrebbe trasmesso il contratto per la firma a maggio 2012. La direzione generale, invece, sosterrebbe di non avere mai avuto conoscenza di tale atto sino alla data del 12 novembre, data in cui la delegazione di Usi-Ricerca nel corso di trattativa sindacale gliene ha consegnato copia.

Di certo, c’è che la mancata sottoscrizione di tale contratto viene indicata da Gambardella, nel progetto presentato il 25 settembre 2012, come la principale motivazione della necessità di riorganizzare l’Isn.

Alla luce dei fatti, tale motivazione appare pretestuosa, se è vero, come è, che il direttore dell’Isn era a conoscenza che il contratto era perfezionabile molto prima della presentazione del suo progetto di riorganizzazione, che è datato, si ripete, 25 settembre 2012.

Per di più, è appena il caso di ricordare che il Gambardella si è sempre qualificato nei rapporti con l’Asp e la Regione Calabria come legale rappresentante dell’Isn, tanto che in tale veste ha firmato la domanda di accreditamento definitivo della struttura al servizio sanitario regionale.

Resta una certezza: tanta inerzia espone l’Istituto al rischio di un depauperamento non solo professionale ma anche economico, non permettendo al Cnr di incassare dalla Regione Calabria i corrispettivi dovuti per le prestazioni già erogate dal 1 gennaio 2011 al 1 settembre 2011. Trattasi di oltre 800 mila euro, i quali potrebbero diventare addirittura inesigibili qualora non si trovi una rapida soluzione.

A tutto ciò, si deve aggiungere anche la mancata sottoscrizione dell’accordo 2012 con l’Asp, anch’esso pronto da tempo, ma sottoscrivibile solo previa regolarizzazione dell’accordo 2011.

Adesso è urgente che da piazzale Aldo Moro arrivino risposte nette che chiariscano una volta per tutte se il futuro dell’Isn di Mangone (CS) è quello dipinto dal direttore generale Paolo Annunziato oppure quello preconizzato da Nicolais.

E’ notizia dell’ultima ora che il personale dell’Isn di Mangone, ormai estenuato da tante incertezze, ha chiesto le dimissioni del direttore Gambardella.

empty alt

All’ombra del Re dollaro crescono piccole valute

La notizia dell’ultimo aggiornamento che il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha dedicato...
empty alt

Tolve, bellezza lucana che affonda le sue radici nel terzo millennio a.C.

San Rocco è il Santo più venerato nel mondo cattolico. Nei miei viaggi per i borghi lucani la sua...
empty alt

In Adriatico sono tornate le mucillagini

In Adriatico sono tornate le mucillagini la cui composizione potei analizzare, tra primi, nel...
empty alt

Illegittimo affidare il controllo della prestazione lavorativa a un investigatore

Con ordinanza n. 17004/24, pubblicata il 20 giugno 2024, la Corte di cassazione - sezione Lavoro – ha...
empty alt

Dall’Antitrust cartellino rosso alla Figc

Dopo l'inattesa eliminazione della nazionale italiana di calcio dagli Europei, una nuova tegola si è...
empty alt

“Fremont”, film esistenzialista dalle venature surreali

Fremont, regia di Babak Jalali, con Anaita Wali Zada (Donya), Gregg Turkington (Dr. Anthony),...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top