di Ivan Duca
La lunga procedura di individuazione dei sette direttori di dipartimento del Cnr post riordino, ora targato Nicolais, dovrebbe concludersi a breve.
Il cda dovrà ancora riempire quattro caselle, tra le quali spicca quella di Scienze biomediche, che da sempre e ancor più oggi è quella più ambita e ricca di risorse finanziarie, avendo accorpato due precedenti dipartimenti: Medicina e Scienze della Vita.
L'apposita commissione, composta da Guido Grandi, membro del consiglio scientifico del Cnr, Fulvio Uggeri, direttore del centro ricerche Bracco e Alberto Mantovani, ordinario all'Università di Milano, ha individuato i tre nomi sulla base dei quali il cda, dopo apposita audizione dei prescelti, effettuerà la sua scelta. Si tratta di Gennaro Ciliberto, 58 anni, direttore scientifico dell'Irccs "Istituto nazionale tumori Fondazione G.Pascale di Napoli" e ordinario di Biologia molecolare all'Università Magna Graecia di Catanzaro, di Daniela Corda, 57 anni, direttore dell'Istituto di Biochimica delle Proteine del Cnr di Napoli e di Tullio Pozzan, direttore dell’Istituto di neuroscienze del Cnr.
Quest’ultimo, per poter superare uno sbarramento previsto dal bando di concorso e partecipare alla selezione, si è dovuto rivolgere al Tar.
Il Cnr, infatti, aveva previsto che per essere ammessi alla selezione i candidati dovessero avere una età che consentisse a loro di concludere il mandato quadriennale prima di raggiungere l’età della pensione.
Pozzan, che ha 63 anni, stando al bando, dunque, non avrebbe potuto partecipare. Ma il Tribunale amministrativo ha accolto la sua istanza, per cui ora non solo è della partita ma, stando ai pronostici, dovrebbe sbaragliare il campo e ottenere l’importante nomina.
Delusione, invece, per Gianluigi Condorelli, già direttore del dipartimento Medicina, che non ce l’ha fatta a entrare nella terna dei papabili. Adesso, probabilmente, dovrà puntare sulla direzione di un Istituto.