di Ivan Duca
Domani il cda del Cnr, sotto la presidenza di Luigi Nicolais, ha in programma di nominare il direttore del Dipartimento di Scienze biomediche, carica da sempre più ambita e ricca di risorse finanziarie, ancor di più oggi dopo l’accorpamento di due precedenti dipartimenti: quello di Medicina e quello di Scienze della Vita.
Dopo l’eliminazione dalla terna dei papabili di Gianluigi Condorelli, direttore di dipartimento uscente, che pure aveva ottenuto un giudizio positivo dall’apposita commissione di esperti, composta da Guido Grandi, membro del consiglio scientifico del Cnr, Fulvio Uggeri, direttore del centro ricerche Bracco e Alberto Mantovani, ordinario all'Università di Milano, sono rimasti in corsa Gennaro Ciliberto, 58 anni, direttore scientifico dell'Irccs "Istituto nazionale tumori Fondazione G. Pascale di Napoli" e ordinario di Biologia molecolare all'Università Magna Graecia di Catanzaro; Daniela Corda, 57 anni, direttore dell'Istituto di Biochimica delle Proteine del Cnr di Napoli e Tullio Pozzan, direttore dell’Istituto di neuroscienze del Cnr.
Sulla carta dovrebbe essere proprio Pozzan a prevalere, potendo contare su un H-index 88 e su oltre 30 mila citazioni, oltre alla circostanza, tutt’altro che trascurabile, di essere Accademico dei Lincei e membro della National Academy of Sciences.
Egli, tra l’altro, ha fatto parte della cinquina individuata a suo tempo dalla Commissione Salamini per ricoprire la carica di presidente del Cnr.
Ma i giochi sono tutt’altro che fatti, anche perché dietro l’angolo c’è sempre l’antico detto secondo il quale: “In Conclave chi entra papa esce cardinale”.