Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 04 Lug 2024

altLa lettera

Cari amici del Foglietto, ho letto con il solito interesse il vostro ultimo articolo del 13/5, ‘Cnr e mancata nomina di 6 dirigenti di ricerca: imbarazzante silenzio di Preti’, che sottolinea ancor più l’incredibile “pasticcio” sfornato a piazzale Aldo Moro su uno dei più contestati concorsi ex articolo 64 per dirigente di ricerca nell’Area “Scienze della Terra” (tra i pochi ad essere stati decisi sino a oggi dalla giustizia amministrativa).

Non mi posso esimere dal  commentare questo ennesimo  articolo in quanto coinvolto personalmente in questa imbarazzante odissea concorsuale ancora non conclusa e perché, com’era facile prevedere, l’Amministrazione del Cnr si è appellata in data 15/4 al Consiglio di Stato, con istanza di sospensione di ogni forma di risarcimento, come ordinato dalla sentenza del Tar del 20/10/2014 (vedi lettera apparsa sul Foglietto 4/11/2014).

L’udienza per discutere sulla sospensiva è stata fissata per il 26/5 p.v., data entro la quale lo stesso avvocato che patrocina la causa dovrà provvedere al deposito della memoria difensiva dopo aver ricevuto dallo scrivente un altro ‘oneroso’ incarico. C’è da pensare che l’Amministrazione del Cnr voglia rimanere immobile, attendendo una sentenza che si pronunci in modo definitivo sui rimanenti ricorsi di questa stucchevole vicenda avvolta nel più assordante silenzio. Nel frattempo l’Amministrazione non solo non intende recitare alcun Mea culpa, ma anzi alza i toni di una proterva difesa di se stessa come traspare dall’appello dell’Avvocatura di Stato, nonostante il suo operato sia stato severamente stigmatizzato in ben due gradi di giudizio.

Nella mia lettera inviata in data 12/5 al direttore del personale - dott. A. Preti - si chiede il rispetto della  sentenza del Tar pur in presenza dell’appello, con istanza di sospensione, presentato a fine aprile. Nel caso specifico, trascorsi  i 180 giorni concessi per legge a partire dalla sentenza del giudice di prime cure, l’Amministrazione è tenuta a provvedere al pagamento di quanto liquidato dal giudice, anche nell’ipotesi di esito vittorioso del giudizio di II grado.

Nelle more di una finestra temporale di 6 mesi, l’Amministrazione avrebbe avuto tutto il tempo per appellarsi e ottenere la sospensiva al fine di opporsi ad ogni forma di risarcimento nell’udienza preliminare al Consiglio di Stato. Se non l’ha fatto, questo non deve ritorcersi al solito sul malcapitato ricorrente danneggiato oltre ogni immaginazione.

Né l’Amministrazione deve passare sotto un silenzio ‘quasi religioso’ ma che non ha niente di spirituale, il fatto che gli espunti dalla graduatoria finale del 25 luglio 2013, qualora già in pensione, hanno quasi tutti (5 su 6) conservato in pieno, ma immeritatamente, il trattamento da dirigenti di ricerca in quanto, fino al pensionamento, hanno svolto tali mansioni loro affidate dall’Ente.

E’ il caso di rimarcare, ancora una volta, che per alcuni concorrenti la pensione è stata una sciagura, per altri una vera e propria ‘donazione’, essendo stati collocati a riposo prima della ratifica della graduatoria definitiva dei vincitori.

Quanto all'istanza di sospensione dell’esecuzione della sentenza di 1° grado, sconcertanti si appalesano le motivazioni sulle quali essa si fonda. L’ente, infatti, testualmente scrive: “Tenuto conto dell’entità del risarcimento al quale è stato condannato il Cnr, qualora l’Amministrazione, nelle more del procedimento d’appello, fosse costretta al pagamento di quanto stabilito dal giudice di prime cure, potrebbe, nell’ipotesi di esito vittorioso del giudizio di secondo grado, vedere notevolmente compromessa la possibilità di ottenere la restituzione del versato o di esperire con successo l’azione diretta al suo recupero ...  Si tratta, all’evidenza, di una somma considerevole la cui ripetizione, all'esito dell'auspicata riforma della sentenza di primo grado, potrebbe rivelarsi di estrema difficoltà, considerato che il dott. Cevolani è in posizione di quiescenza da vari anni.

A ben guardare, si tratta di illazioni sgradevoli, che non fanno onore a chi le sostiene con tanta convinzione e che gettano discredito sullo scrivente che, con la sua lunga attività di ricercatore e amministratore (per più di 6 anni dal 2002 al 2008 è stato responsabile dell'AdR di Bologna), ha cooperato a procacciare credito all’immagine di un’Amministrazione che invece ha offerto il peggio di se stessa in questa vergognosa odissea concorsuale, mostrandosi impermeabile ad un qualsiasi ravvedimento e ad una presa di coscienza degli ingenti danni - non solo economici - arrecati ad alcuni suoi ex-dipendenti.

Il termine per appellarsi da parte dell’Amministrazione è scaduto il 19/4 e non si palesa quindi alcuna giustificazione ad una qualsiasi remora nel liquidare il dovuto per legge, che l’Amministrazione – come rassicura l’interessato - recupererà in caso di esito vittorioso dell’appello al Consiglio di Stato, senza veder compromessa la restituzione del versato. Ma al termine di  quasi 7 mesi di attesa, non si profila all’orizzonte nessuna intenzione da parte dell’Ente a risarcire quanto stabilito per legge.

A questo punto, facendo eco al già citato articolo del Foglietto, c’è da sperare che, anche alla luce dei risvolti connessi alla mancata nomina dei sei dirigenti di ricerca ancora in ‘messianica’ attesa oltre che della traumatica esperienza personale, l'incredibile vicenda possa avere risvolti giudiziari, e non solo in sede amministrativa.

Ad primos ictus non corruit ardua quercus', ma guai a desistere se si vuol raggiungere l’obiettivo.

Giordano Cevolani – già dipendente Cnr

empty alt

All’ombra del Re dollaro crescono piccole valute

La notizia dell’ultimo aggiornamento che il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha dedicato...
empty alt

Tolve, bellezza lucana che affonda le sue radici nel terzo millennio a.C.

San Rocco è il Santo più venerato nel mondo cattolico. Nei miei viaggi per i borghi lucani la sua...
empty alt

In Adriatico sono tornate le mucillagini

In Adriatico sono tornate le mucillagini la cui composizione potei analizzare, tra primi, nel...
empty alt

Illegittimo affidare il controllo della prestazione lavorativa a un investigatore

Con ordinanza n. 17004/24, pubblicata il 20 giugno 2024, la Corte di cassazione - sezione Lavoro – ha...
empty alt

Dall’Antitrust cartellino rosso alla Figc

Dopo l'inattesa eliminazione della nazionale italiana di calcio dagli Europei, una nuova tegola si è...
empty alt

“Fremont”, film esistenzialista dalle venature surreali

Fremont, regia di Babak Jalali, con Anaita Wali Zada (Donya), Gregg Turkington (Dr. Anthony),...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top