Disco rosso del Consiglio di Stato ai sei ricorsi presentati dall’Ingv per l’annullamento delle ordinanze del Tar del Lazio che, a dicembre scorso avevano, sospeso l’efficacia della delibera n. 151/2014, adottata dal cda dell’ente presieduto da Stefano Gresta il 24 novembre 2014, recante “piano di assunzioni ex D.L. n. 104/2013 convertito in L. n. 128/2013, nonché le delibere n. 162/2015, recante “Piano di assunzioni ex D.L. n. 104/2013 criteri per la formulazione dei bandi dei concorsi pubblici per il personale di III livello; n. 164/2015, recante piano di assunzioni ex D.L. n. 104/2013, criteri per la formulazione dei bandi di concorsi riservati per il Personale dei vari profili; n. 173/2015 recante “Piano di assunzioni ex D.L. n. 104/2013, criteri per la formulazione dei bandi dei concorsi riservati per il personale dei vari profili”.
Con tali provvedimenti, l’Ingv aveva previsto, oltre alle procedure concorsuali, anche lo scorrimento, ma solo parziale, delle graduatorie ancora attive, con la conseguenza che i ricorrenti erano risultati esclusi dallo scorrimento delle graduatorie di interesse.
I giudici del Tar avevano motivato la loro decisione affermando che “ad un primo sommario esame, l’istanza cautelare risulta positivamente apprezzabile in relazione al profilo del danno grave irreparabile che si realizzerebbe nel caso in cui l’Istituto convenuto procedesse con l’espletamento del concorso bandito …”. Al contempo, avevano fissato per il 5 maggio 2016 la data di discussione dei ricorso nel merito.
I giudici del Consiglio di Stato, con le ordinanze pubblicate in data odierna, hanno rigettato le istanze dell’Ingv, con la seguente motivazione: “Considerato che la questione sollevata deve essere approfondita nel merito e che il T.A.R. ha già disposto la trattazione di altri ricorsi sulla stessa questione nella pubblica udienza del 5 maggio 2016”.
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