In piena canicola agostana, Giorgio Alleva, dopo una procedura comparativa avviata con un avviso pubblico divulgato il 21 giugno scorso, ha coperto l’ultima casella dell’organigramma del nuovo Istat da lui disegnato, nominando per un triennio, con una delibera del 31 agosto, Valerio Fiorespino, 53 anni, a capo del Dipartimento per la raccolta dati e lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica.
Fiorespino, che assumerà l’incarico il 1° ottobre prossimo, sino alla fine di maggio scorso è stato alle dipendenze della Rai, nella qualità di direttore delle risorse umane, ruolo che il cda dell’emittente pubblica il 21 maggio ha affidato a Paolo Galletti.
Secondo notizie di stampa, la sostituzione di Fiorespino alla direzione del personale Rai sarebbe avvenuta per contrasti con il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto.
La scelta operata da Alleva, dopo che all’interno dell’ente non era riuscito a individuare nessun dirigente di ricerca o dirigente tecnologo che fosse in grado di ricoprire l’incarico, avrebbe suscitato qualche perplessità anche all’esterno dell’ente, dal momento che dal curriculum del neo direttore di dipartimento, datato gennaio 2015, presente sul sito della Scuola di giornalismo, non sembrerebbero emergere particolari esperienze nel campo della statistica.
Delusione, infine, tra quanti confidavano nel conferimento dell’importante incarico a Linda Laura Sabbadini, dirigente di ricerca dell’ente di via Balbo, la cui esclusione da ogni e qualsiasi ruolo dirigenziale all'interno dell'Istat targato Alleva aveva scatenato, ad aprile scorso, forti polemiche, approdate non solo sulla stampa nazionale ma anche in Parlamento.