Dopo un lungo e tormentato iter giurisdizionale innanzi alla giustizia amministrativa, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha deliberato lo scorrimento totale di alcune graduatorie contenenti idonei, risalenti quasi tutte al 2010 (quando presidente dell'ente era ancora Enzo Boschi), con conseguente assunzione a tempo indeterminato di ricercatori e tecnologi.
La decisione dell’ente di via di Vigna Murata di limitare il numero degli scorrimenti di idonei presenti in graduatorie relative a concorsi pubblici per posti ritenuti “equivalenti” a quelli indicati in nuovi bandi era stata ritenuta illegittima dai Giudici, in quanto – scrivevano gli stessi Giudici – l’Istituto non è in grado di “motivare adeguatamente la scelta di bandire il nuovo concorso proprio perché, in punto di ‘equivalenza’ dei profili professionali, la scelta è sostanzialmente non motivabile a causa della loro tendenzialmente prevalente sovrapponibilità”.
All’annosa vicenda, Il Foglietto ha dato ampio risalto con numerosi articoli, l’ultimo dei quali datato 22 giugno 2016.