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Sabato, 18 Mag 2024

Il 25 ottobre scorso, la Sezione controllo enti della Corte dei conti ha pubblicato la Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria 2016 del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi”, più brevemente “Centro Fermi”, che è un ente di ricerca, istituito con legge 15 marzo 1999, n. 62, con sede in Roma in via Panisperna, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia statutaria, regolamentare, scientifica, amministrativa, organizzativa, finanziaria, patrimoniale e contabile, ed è sottoposto alla vigilanza del Miur.

Il Centro Fermi ha come principali obiettivi la realizzazione e la gestione del Museo storico della fisica e lo svolgimento di attività di ricerca scientifica nell'ambito dei settori più avanzati della fisica, tenendo presente il valore dell'interdisciplinarità dei progetti, in cui la fisica stessa interagisce con altre discipline e l’importanza della diffusione della cultura scientifica ad ampio raggio, in particolare presso le giovani generazioni.

Per l’espletamento dell’attività scientifica, il Centro, attualmente, si avvale di un primo tecnologo e di tre ricercatori a tempo indeterminato, di quattro ricercatori su progetti esterni e di circa sessanta ricercatori associati con incarico di ricerca scientifica o di collaborazione tecnica, provenienti, in media, per il 75 per cento da università italiane e per il restante 25 per cento da enti di ricerca italiani e stranieri, e di oltre trenta destinatari di assegni di studio.

Dalla Relazione dei giudici contabili, emerge che, nel 2016, il Centro Fermi ha accertato entrate complessive ammontanti ad euro 2.977.233, in diminuzione del 8,3 per cento rispetto allo stesso dato dell’anno 2015 (euro 3.246.192); le entrate correnti ammontano ad euro 2.701.197, con una diminuzione del 10,9 per cento rispetto allo stesso dato del 2015 (euro 3.030.872).

Oltre al contributo ordinario erogato dal Miur, nell’anno 2016 l’ente ha ottenuto trasferimenti straordinari per euro 828.381, per la realizzazione di specifici progetti di ricerca. In aggiunta alle risorse assegnate a vario titolo dal Miur, le entrate del Centro Fermi 2016 hanno registrato due finanziamenti, rispettivamente di euro 31.998 da parte del Ministero affari esteri della cooperazione internazionale (Maeci) e di euro 42.700 dalla Regione Veneto, anch’essi destinati a particolari programmi di ricerca scientifica.

Il totale delle spese di euro 2.656.575 ha registrato, nel corso dell’esercizio 2016, la sensibile riduzione del 13,2 per cento rispetto all’importo di euro 3.062.020 del precedente esercizio.

Gli oneri per il personale dipendente dall’ente sono stati pari ad euro 327.996 (euro 242.391 nel 2015).

La spesa per l’attività di ricerca rappresenta il 44,7 per cento del complessivo importo dei finanziamenti provenienti da pubbliche amministrazioni.

Le spese di parte corrente, pari a euro 1.997.618, evidenziano una diminuzione del 24,4 per cento rispetto allo stesso dato di euro 2.641.463, riferito all’anno 2015. Per gli assegni di ricerca e borse di studio di ricerca scientifica sono state sostenute spese per euro 402.471.

Il consuntivo 2016 si è chiuso con un avanzo finanziario di competenza di euro 320.658 (nell’anno 2015 era stato di euro 184.172) e con un avanzo di amministrazione di euro 1.186.014. Anche il conto economico si è chiuso con il segno più, con un avanzo di euro 474.201.

In conclusione, si può affermare che il Centro Fermi è un ente di ricerca piccolo ma decisamente virtuoso.

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