Il Consiglio di Amministrazione del Cnr nella riunione del 31 ottobre 2017 ha adottato all’unanimità dei presenti le tre deliberazioni n. 149/2017, n. 150/2017 e n. 151/2017, che autorizzano il Direttore generale a mettere mano al portafogli dell’ente per pagare quanto dovuto dallo stesso Cnr in ragione di vari giudizi che lo hanno visto soccombere in diversi tribunali italiani.
A sfavore dell’Ente si è pronunciato il Tribunale di Napoli con sentenza del 21 settembre 2016, n. 6573, cui il Cnr darà spontanea esecuzione, nelle more del giudizio di appello, limitatamente alle somme non contestate con il ricorso, versando circa € 650.000,00 da prelevarsi dal fondo di riserva.
Altrettanto sfavorevole per il Cnr la sentenza della Corte di Appello di Genova, datata 19 marzo 2012, n. 229, che "definitivamente pronunciando, in parziale riforma della sentenza impugnata, condanna il Centro (Consiglio, ndr) Nazionale delle Ricerche, al pagamento, in favore degli attori ... della somma di € 787.600,83, oltre interessi legali dalla data della presente sentenza al saldo, a titolo di danno non patrimoniale, fermo l’ulteriore danno liquidato dal tribunale". Dalla delibera n.150/2017, tuttavia, si apprende che, in ragione di un’ipotesi di accordo trilatero con le controparti, al momento il Cnr preleverà dal fondo di riserva la somma di € 600.000,00 ai fini dell’esecuzione della citata sentenza.
Infine, ulteriori note dolenti per il Cnr arrivano dall’andamento del contenzioso relativo al “riconoscimento dell’anzianità pregressa”, per il quale si è reso necessario un ulteriore prelievo di € 500.000,00 dal fondo di riserva, da mettere a disposizione (mediante variazione di bilancio) dei capitoli riservati al personale per eseguire le sentenze esecutive di condanna del Cnr.
Se è vero che è la somma a fare il totale, si tratta certamente di un conto salato: € 1.750.000,00!