Caro Foglietto,
il Progetto di razionalizzazione delle strutture di Ricerca del Cra, a nostro avviso, presenta non poche "irrazionalità" che, di seguito, cerchiamo di evidenziare in parte, perché la lista è veramente lunga.
Il Progetto parte da un'esigenza di taglio delle spese e prevede la creazione di nuovi centri di eccellenza i cui costi sarebbero stratosferici.
Benché si dichiari il contrario, il centro per la qualità dei prodotti, inizialmente previsto nell'area di Roma e poi trasferito a Lodi, appare largamente sovrapponibile come attività all'Inran.
E, ci chiediamo, perché questo costosissimo centro di eccellenza dovrebbe limitarsi allo studio della qualità dei soli prodotti vegetali?
Il baricentro delle attività di ricerca appare sempre più spostato al nord; ci sono sovrapposizioni di attività tra le stesse strutture del CRA; il dipartimento della produzioni animali viene decimato e spogliato in termini di competenze e strutture a tutto vantaggio del dipartimento di tecnologia delle trasformazioni (vedi suinicoltura, conigli e polli).
A proposito di razionalizzazione/riduzione delle spese nulla, si dice sui costi abnormi della sede centrale del Cra e sull'abbandono del progetto di trasferimento in strutture già esistenti, come la sede di via Panvinio, ristrutturata a costi non indifferenti proprio a questo scopo.
Come si vede, la reazione di forte contrarietà manifestata dalla stragrande maggioranza del personale a questa “manipolazione”, fortemente voluta in dagli organi di vertice dell’ente, è tutt'altro che campata in aria. Aggiungiamo che, evidentemente per evitare discussioni non gradite o contestazioni di merito, il nostro presidente Coviello ha accuratamente evitato di sottoporre il piano in questione al parere del consiglio dei dipartimenti, prima del suo scioglimento (o soppressione?).
Né miglior sorte hanno avuto i ricercatori e i tecnologi che ora si vedono calare dall’alto un Progetto che li coinvolge direttamente, senza che abbiano avuto la possibilità democratica di avanzare proposte serie e responsabili.
Un gruppo di ricercatori del Cra