Comunicato Usi/RdB-Ricerca
Integrativo INFN 2009: era troppo bello per essere vero. E’ proprio così: l’ integrativo 2009 dell’INFN siglato in data 25 febbraio 2010 era un contratto che conteneva al minimo i tagli imposti dal ministro Brunetta e che li compensava adeguatamente, grazie all’introduzione di nuove somme indirizzate all’aumento dell’indennità di ente e dei buoni pasto.
Usi/RdB aveva giudicato positivamente quell’accordo perché non metteva le mani direttamente nelle tasche dei lavoratori e dava un segnale di contrasto ai tagli.
Ora quell’accordo non esiste più perché i revisori dei conti obiettano la sua non conformità alle disposizioni brunettiane, per cui, secondo loro, si devono tagliare altri 200 mila euro circa.
L’amministrazione propone di tagliare risorse già risparmiate derivanti soprattutto da minore utilizzo di straordinario e somme non risultate necessarie per l’applicazione dell’art. 53. E già qualcuno si affretta a voler firmare dichiarando: “Nulla infatti cambia rispetto all'ipotesi sottoscritta a febbraio in quanto la compensazione agisce su risparmi già riscontrati e registrati”.
A costoro occorre rammentare che il contratto stesso prevedeva che eventuali economie potevano essere destinate ad incrementare il fondo per la produttività: quindi, la perdita per i lavoratori c’è eccome!
A tutto ciò non si può assistere impassibili. In un contesto, poi, ulteriormente complicato dalla manovra finanziaria appena varata dal governo, che bloccherà i salari per i prossimi quattro anni.
Prima i tagli, ora il congelamento: gli enti di ricerca ovvero i lavoratori, le organizzazioni sindacali e anche le amministrazioni dovrebbero rigettare simili pretese e denunciare che gli enti di ricerca sotto la scure governativa diventano ingestibili. Invece ci si adegua e si taglia.
Ma Usi/RdB-Ricerca non ci sta; non firmerà mai accordi al ribasso e non accetterà mai a testa bassa le politiche di aggressione alla ricerca e al pubblico impiego che questo governo sta attuando.
Come è stato fatto con successo in occasione della prima ipotesi, Usi/RdB chiede all’amministrazione di dare ai lavoratori un segnale di opposizione ai tagli. Per esempio, proponendo contestualmente un’ipotesi di lavoro concreta per l’integrativo 2010, che permetta un recupero salariale nonché un avanzamento, visto che, a causa del blocco dei salari, quello che lavoratori (ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi) otterranno nel 2010 non potrà essere aumentato di un solo centesimo fino a tutto il 2013.