di Paolo Vita
Dopo l'articolo sul Foglietto n. 22 del 14 giugno sui lavori della sede Istat di via Balbo affidati alla Igit di Bruno Ciolfi (coinvolto nell'inchiesta sugli appalti per i Grandi Eventi insieme a Diego Anemone e Angelo Balducci) grazie all'applicazione del segreto di Stato, il cda dell'ente guidato da Enrico Giovannini ha ufficialmente chiamato in causa il Provveditorato alle Opere Pubbliche del Lazio.
La struttura guidata ai tempi della prima convenzione stipulata dall'Istat per fare i lavori dall'allora Provveditore, Angelo Balducci, non avrebbe fornito alla direzione generale dell'Istituto nessuna risposta.
Infatti i documenti dell'ultima seduta del cda dell'ente di statistica spiegano come: "Per quanto attiene allo svolgimento dei lavori di messa a norma degli impianti della sede di via Balbo, nell'ambito degli accertamenti di carattere amministrativo svolti dalla Direzione Generale, per completezza di documentazione è emersa la necessità di interessare direttamente il Provveditorato alle OO. PP. Ad oggi - prosegue il verbale del cda - si è in attesa di un riscontro da parte dell'amministrazione interpellata".
Come dire, benché l'Istat fosse il committente di lavori per oltre 7 milioni di euro non dispone della documentazione relativa, così ne ha chiesto copia al Provveditorato ma quest'ultimo non si è degnato neppure di rispondere.