Redazione
Uno dei punti più qualificanti del nuovo Statuto dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), deliberato dal cda dell'ente e dai saggi ministeriali ai sensi del D.lgs. n. 213/2009, è stato contestato dal Miur in sede di verifica del documento, ai fini della approvazione richiesta dall'art. 7 del medesimo D.lgs.
La norma in questione, art. 12, comma 5, testualmente recita: "in sede di prima attuazione del presente statuto, la dotazione organica (dell'Ingv, ndr) è determinata dalla somma della dotazione organica vigente alla data di entrata in vigore dello statuto stesso e del numero dei dipendenti con contratto a tempo determinato, in possesso dei requisiti di cui all'articolo 1, commi 519 e 520, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e all'articolo 3, comma 90, della legge 24 dicembre 2007, n. 244".
Una disposizione che, se approvata, permetterebbe all'Ingv di ridurre drasticamente il numero dei precari da anni presenti nell'ente, con scarsa possibilità di stabilizzazione, proprio per l'esiguità della dotazione organica.
Per i funzionari del ministero di Mariastella Gelmini, "detta disposizione è illegittima perché lo statuto, sia pure in sede di prima attuazione, non può disciplinare materie riservate alla normativa di carattere generale, né può derogare alle diverse procedure tassativamente previste dalla legge".
Una motivazione che non appare convincente, attese le peculiarità dell'ente la finalità della disposizione statutaria, volta a normalizzare una situazione occupazionale sempre più insostenibile.
E' auspicabile che gli organi di vertice dell'Ingv, con in testa il presidente Boschi, vogliano e sappiano adeguatamente contrastare l'inaccettabile giudizio interlocutorio espresso dal Miur, al fine di ottenere l'approvazione della norma in questione.