La precisazione
Dopo la pubblicazione sul Foglietto di martedì 5 ottobre 2010, dell’articolo dal titolo “Al Cnr nove condannati al lavoro forzato”, il direttore del Dipartimento Terra e Ambiente del Cnr, Giuseppe Cavarretta (64 anni, proprio oggi), ha inviato una mail ai dipendenti degli istituti afferenti al suo Dipartimento per fare la seguente precisazione.
“Sono venuto a conoscenza di un articolo comparso oggi sul giornale sindacale Il Foglietto che cita la mia persona tra coloro che sono in pensione e ‘cumulano’ il trattamento di pensione con lo stipendio CNR. Affermo senza esitazione che questa ‘notizia’ é falsa; non sono in pensione, non percepisco un reddito da pensione e quindi non godo di un cumulo con lo stipendio da direttore”.
In primis, si tratta di una “precisazione” che confligge palesemente con quanto riportato nella deliberazione n. 133/2010, adottata all’unanimità dal cda del Cnr, laddove si afferma, tra l’altro, che “a far data dal 1° giugno 2010, il dott. Giuseppe Cavarretta, direttore del Dipartimento Terra e Ambiente, dirigente di ricerca in aspettativa … è stato posto in quiescenza a domanda”.
In secundis, se il dott. Cavarretta avesse letto con maggiore attenzione il nostro articolo si sarebbe reso conto agevolmente che Il Foglietto da nessuna parte ha scritto che egli “gode di un cumulo con lo stipendio da direttore”, ma ha evidenziato che, proprio sulla questione del cumulo (vietato dalla legge), il Cnr non riesce a trovare una soluzione.
Dopo il collocamento in quiescenza, il dott. Cavarretta ha riassunto l’incarico di direttore di dipartimento a seguito di un nuovo contratto di tipo privatistico, decorrente dal 1° luglio 2010.
Pertanto, contrariamente a quanto sostenuto “senza esitazione” dal medesimo dott. Cavarretta, che forse ignora di aver chiesto e ottenuto di essere posto in quiescenza, Il Foglietto non ha dato alcuna notizia falsa!