Redazione
Dopo i pesanti rilievi del Miur sullo statuto, il cda del Cnr avrebbe deciso di assecondare in toto le richieste del dicastero della Gelmini.
I dipartimenti passeranno da 11 a 7; il presidente non presiederà più il Consiglio scientifico; i membri del cda verranno ridotti a 5 e, dulcis in fundo, il nuovo direttore generale verrà nominato dal ministro. Maiani dunque ha deciso di sacrificare l’attuale direttore, Fabrizio Tuzi.
Secondo indiscrezioni, Maiani verrebbe confermato presidente e Antonio Agostini, uomo della Gelmini, sostituirebbe Tuzi, portando con sé anche i direttori centrali amministrativi.
Un epilogo che, se confermato, sarebbe una pagina nera per il Cnr.