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Lunedì, 06 Mag 2024

di Alex Malaspina

Un nuova bufera concorsuale sembra profilarsi in un altro importante ente di ricerca: l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (più brevemente, Enea).

Nell’agosto scorso era stato bandito un concorso per 181 posti a tempo indeterminato, di cui 141 per laureati. Scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione: 30 agosto 2010.

L’elevatissimo numero di domande pervenute (oltre ottomila), aveva costretto l’ente a far precedere le prove concorsuali da una preselezione, peraltro prevista dall’art. 4 del bando, che testualmente recitava: “In relazione al numero delle domande pervenute l'Agenzia si riserva la facoltà di espletare una specifica procedura preselettiva consistente in quiz di tipo attitudinale e di cultura generale. In caso di attivazione di detta procedura, i candidati verranno tempestivamente informati sulle modalità di svolgimento della stessa”.

E’ accaduto che l’Agenzia, senza alcuna previa comunicazione ai candidati del giorno in cui sarebbe apparso in Gazzetta Ufficiale il calendario della preselezione, ha comunicato tramite la stessa Gazzetta del 5 ottobre scorso che il giorno 15 successivo all’Hotel Ergife di Roma si sarebbe svolta la (maxi) preselezione.

L’avviso è apparso anche sul alcuni quotidiani nazionali e sul sito dell’ente. Tale procedura non viene considerata legittima da molti candidati, che sono risultati assenti alla selezione per non aver avuto comunicazione né della data della prova medesima né del giorno in cui l’avviso sarebbe stato pubblicato in Gazzetta e/o sulla stampa.

La vicenda nei giorni scorsi è finita sui media, anche perché l’associazione dei consumatori Codacons ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma.

“Il bando - scrive l’associazione - prevedeva che i candidati sarebbero stati tempestivamente informati delle modalità di svolgimento dell’apposita prova preselettiva, senza specificare ne’ i mezzi di informazione di cui l’amministrazione si sarebbe avvalsa ai fini della pubblicazione del relativo avviso, ne’ la data di pubblicazione dello stesso. Insomma, per avere la tempestiva informazione promessa dal bando, gli aspiranti candidati avrebbero forse dovuto acquistare tutti i giorni, per mesi, la Gazzetta ufficiale nella speranza di imbattersi in quella giusta”. L’Enea ha confermato la regolarità della procedura.

A breve, della vicenda dovrà occuparsi il Tar del Lazio, dinanzi al quale gli “assenti” alla prova hanno deciso di proporre ricorso.

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