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- di Redazione
L’eccesso di plastica e soprattutto i suoi frammenti non rappresentano oggi solamente un problema ambientale ma, entrando nella catena alimentare, costituiscono un rischio per la salute di animali e persone. Nano e microplastiche sono, infatti, oramai presenti nell’organismo dell’uomo: ingerite con alimenti e bevande, respirate come fibre che si liberano soprattutto dai tessuti sintetici e assorbite dalla pelle attraverso i cosmetici sono state ritrovate in organi e tessuti umani, come il tessuto cardiaco dei bambini, nelle diverse parti dei polmoni e nella placenta, attraversando la quale possono arrivare al feto.