La lettera
Caro Foglietto,
siamo un gruppo di neoassunti a t.d. in Istat dal 1° ottobre 2010. Il 10 dicembre è stato bandito dall'Istat un concorso pubblico a tempo indeterminato, per titoli ed esami, a 115 posti di cter di VI livello.
L'illogicità di tale scelta è evidente se si considera che 1) l'avvio della procedura selettiva è avvenuto a brevissimo tempo dall'assunzione di personale a t.d.. di analogo profilo e livello, svolta con modalità pressoché identiche (valutazione dei titoli, prova scritta ed orale); 2) esistono graduatorie non ancora esaurite di idonei; 3) non è previsto alcun meccanismo premiante per i vincitori di concorso a t.d., essendo la riserva dei posti (25%) limitata al solo personale di ruolo.
Appare evidente la mancanza di volontà per la stabilizzazione del personale precario che si è trovato, di fatto, a far fronte alle imminenti esigenze legate ai censimenti, gestendo notevoli carichi di lavoro e acquisendo competenze e professionalità che non vengono riconosciute in fase di valutazione dei titoli.
Tale patrimonio (costituito da 250 persone selezionate, formate ed inserite in organico) è destinato ad essere disperso al termine dei due anni previsti dal contratto.
Auspichiamo da parte dell'ente azioni finalizzate alla eliminazione del precariato, non attraverso il licenziamento, ma con la trasformazione del personale a t.d. in personale di ruolo.
Un gruppo di precari Istat