Redazione
La mobilitazione di Usi/RdB sull’importante problematica delle progressioni di livello per ricercatori e tecnologi, culminata con la manifestazione pubblica del 18 febbraio scorso dinanzi al ministero per la Pubblica amministrazione l’Innovazione ha avuto successo.
Il tentativo di cancellare per sempre la procedura selettiva interna, prevista dall’art. 15 del ccnl degli enti di ricerca per il quadriennio 2002-2005, per sostituirla con il pubblico concorso, è stato sventato.
Con una circolare del 22 febbraio, a firma di Antonio Naddeo, la Funzione Pubblica ha precisato, tra l’altro, nella parte riservata agli enti di ricerca, che, ferma restando la validità della procedura selettiva interna e della disposizione contenuta nell’art. 21, secondo comma, del D.L. 78/2010 secondo la quale “le progressioni di carriera disposte negli anni 2011, 2012 e 2013 hanno effetto, per i predetti anni, a fini esclusivamente giuridici”, le progressioni di ricercatori e tecnologi devono essere finanziate, nelle more del rinnovo del ccnl, con le risorse destinate alle assunzioni di personale, previa adozione di provvedimento autorizzatorio prima dell’inquadramento.
Per le progressioni di tecnici e amministrativi, ferma la validità di quanto previsto dall’art. 54, la Funzione Pubblica con la predetta circolare ha stabilito invece che, trattandosi di “passaggi interni all’area”, a far data dal 2011, devono essere finanziati con le risorse previste per la contrattazione integrativa.