di Adriana Spera
Dopo Standard & Poors, anche l'Agenzia Fitch ha declassato il nostro paese da A+ ad A-, e ci ha avvertito che qualora cadesse Monti il suo giudizio diverrebbe molto più negativo.
Le esternazioni delle "tre sorelle del rating" sono il segnale che la speculazione finanziaria internazionale ancora non ha raggiunto tutti gli obiettivi che si è prefissa, vuole acquisire subito patrimonio e servizi pubblici. Attraverso il giochetto del downgrade rende più costoso il servizio sul debito costringendo gli stati a vendere beni pubblici e a porre sul mercato i servizi.
Create negli anni '20 da giornalisti e analisti preoccupati dalla mancanza di trasparenza del mercato finanziario, col tempo sono divenute di proprietà di società finanziarie detentrici di quote di varie imprese quotate. Ciò ha generato un inevitabile conflitto di interessi che ha portato a giudizi positivi su aziende poi fallite.
Una fetta consistente del patrimonio delle società proprietarie è costituita da fondi di investimento, assicurazioni sanitarie e derivati "over the counter" trattati fuori dal mercato regolamentato. Società determinanti, tanto per stabilire il prezzo delle materie prime, quanto per disegnare il welfare state dei paesi, insomma per condizionare l'azione governativa.
Infatti, sono piovute bocciature all'America dopo l'approvazione della riforma sanitaria, all'Italia dopo i referendum della primavera scorsa perché l'obiettivo è la gestione dei beni comuni dalla sanità all'acqua. Se in sede europea si pensa ad un'agenzia indipendente, Monti ha dichiarato al Financial Times che l'analisi di S&P avrebbe potuto scriverla lui stesso!