Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 09 Mag 2024

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la cefalea è tra i disturbi più comuni del sistema nervoso e causa, nel mondo, gravi problemi di salute e di disabilità.

In un recente articolo pubblicato sulla rivista Journal of Ethnopharmacology, alcuni ricercatori dell’ISAFoM-CNR hanno portato alla luce i rimedi vegetali usati dalla medicina popolare italiana tra il XIX ed il XX secolo, per la cura del “mal di testa”.

Ne è scaturito un dato molto interessante: circa il 79% delle piante utilizzate nel passato presenta, alla luce delle attuali conoscenze farmacologiche, metaboliti secondari ad azione anti-infiammatoria, anti-nocicettiva ed analgesica e comunque in grado di contrastare i meccanismi, ad oggi, ritenuti alla base delle principali forme di cefalee. Flavonoidi, terpenoidi, fenilpropanoidi, per citare solo alcuni esempi, infatti, sembrano poter bloccare i mediatori chimici coinvolti nella eziopatogenesi delle cefalee come l’ossido nitrico, la serotonina, l’istamina e l’acido arachidonico.

E non solo! È stato anche evidenziato che circa il 42% delle piante usate dalla medicina popolare italiana per la cura della cefalea era già in uso tra il V secolo a.C. ed il II d.C., come testimoniano Ippocrate, Plinio il vecchio, Dioscoride, Galeno e Sereno Sammonico.

Lo studio è testimone, dunque, anche di una straordinaria trasmissione di conoscenze empiriche tramandate per lo più oralmente da padre in figlio per più di duemila anni che potrebbero rappresentare un straordinario bagaglio di sapere per lo sviluppo di nuovi farmaci.

In tal senso, una lezione importante ci è stata data dalla professoressa Youyou Tu, Premio Nobel per la Medicina nel 2015, che ha “ri”scoperto l’artemisina, estratta dall’Artemisia annua, storicamente usata dalla Medicina Tradizionale Cinese per la cura della malaria e che oggi è considerata la molecola più efficace per guarire da tale parassitosi.

A volte, anche nella ricerca tecnologicamente più avanzata, come quella biomedica, è necessario guardare al passato per affrontare le sfide del futuro.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

empty alt

Multilateralismo, una forma di saggezza da salotto

C’è spazio per ogni sentimento, ammesso che un rapporto di economia sia capace di generarne,...
empty alt

Nuovo target terapeutico per il glioblastoma

Il glioblastoma è la forma più aggressiva di tumore cerebrale nell’adulto e le opzioni...
empty alt

"La pace è l'unica strada", l'altro ebraismo di David Grossman

Ho appena finito di leggere un libretto dello scrittore israeliano David Grossman. Una raccolta di...
empty alt

Nullo licenziamento lavoratore con patologia oncologica che supera periodo comporto

Con sentenza n. 11731/2024, pubblicata il 2 maggio scorso, la Corte di cassazione ha rigettato il...
empty alt

Premio “Ellen Richards”, la prima borsa di studio per giovani ricercatrici

L’“Ellen Richards Awards” è stato uno dei primi e più prestigiosi riconoscimenti per le...
empty alt

“Una spiegazione per tutto”, film della settimana proposto dal Foglietto

Una spiegazione per tutto, regia di Gábor Reisz, con Adonyi-Walsh Gáspár (Ábel), István...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top