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Martedì, 28 Nov 2023

In Emilia, il 20 maggio di quattro anni fa, iniziò una sequenza sismica che provocò un notevole danneggiamento e purtroppo un numero considerevole di vittime, la maggior parte delle quali si ebbero il 29 maggio, quando si verificò una scossa più o meno della stessa entità della prima, con una magnitudo attorno a 6.

Nel novembre del 2015, per Rubbettino Editore, è uscito un libro dal titolo "Prevedibile/Imprevedibile", una raccolta di vari testi di molti autori, con specialità variegate.

Un membro dell'attuale Commissione Grandi Rischi (CGR), nel capitolo dal titolo "Che cosa è prevedibile dei terremoti? Precursori, probabilità e previsioni", sostiene che esistono "scienziati competenti", gruppo di cui egli evidentemente fa parte, che hanno "una concreta  - ancorché approssimativa - capacità previsionale" in ambito sismologico.

Personalmente di scienziati dotati di queste competenze non ne conosco neanche uno. Un mio limite, visto che l'autore afferma che, grazie a tale capacità, "l'attuale CGR ha previsto, nel gennaio del 2012, un forte aumento del tasso di terremoti potenzialmente distruttivi nell'Italia centro-settentrionale, aumento che si è infatti verificato nei mesi successivi, con il suo culmine nella sequenza sismica emiliana del maggio-giugno 2012".

Si tenga presente in queste considerazioni che la CGR è una istituzione ufficiale dello Stato Italiano. Non mi abbandono, quindi, a facili ironie sulle previsioni propagandate a terremoto avvenuto. Né mi dedico all'analisi dell'uso che viene fatto da questi "esperti competenti" del termine "previsione" a seconda dei casi e delle necessità.

Mi limito ad osservare che, nel gennaio 2012, la CGR previde formalmente "un forte aumento del tasso di terremoti", aumento che si è manifestato proprio con le scosse emiliane, come viene sostenuto con forza nel testo citato.

Ho già ricordato che le vittime si sono avute per la maggior parte nella seconda scossa, quella del 29 maggio. Nessuno pretende che venisse prevista con precisione la prima scossa, anche se si ha l'impressione che si cerchi di far passare anche questo.

Era stato comunque previsto con sicurezza un forte aumento del tasso di terremoti! Aumento del tasso di terremoti significa più terremoti, tanti terremoti!

Perché allora questa CGR, fatta da "scienziati competenti", non si è riunita tempestivamente dopo la prima scossa indicando i provvedimenti da prendere per evitare ulteriori vittime?

Come ho spiegato nel Foglietto della settimana scorsa, la CGR è nata sopratutto da un'esperienza analoga e sopratutto per questo scopo.

Sarebbe bastata un po' di competenza sulla sismicità italiana per indurre a una grande cautela, considerato che tutti i forti terremoti italiani sono quasi sempre seguiti da qualche scossa altrettanto forte o quasi.

È quello che la precedente CGR ha sempre fatto in un quarto di secolo di attività sulla base del semplice buon senso, senza che i membri sentissero la necessità di definirsi "scienziati competenti".

La cosa è ulteriormente aggravata dall'incongruo allarme lanciato a scoppio ritardato l'8 giugno, addirittura tramite l'autorevole voce dell'allora Presidente del Consiglio Mario Monti, quando ormai la sequenza sismica era sostanzialmente conclusa.

Qui nel Foglietto ho parlato tante volte di questo avvenimento, per moltissimi aspetti ancora incomprensibile.

Su questa vicenda è stato recentemente presentato un esposto a più Procure della Repubblica: speriamo così che, prima o poi, si riesca a capire come sono andate realmente le cose e di chi sono le responsabilità.

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