Nonostante la scadenza del 31 gennaio 2021 – termine entro il quale Cnr, Ingv, Inrim e Area Science Park avrebbero dovuto avere i nuovi organi di vertice, in sostituzione di quelli scaduti da molti mesi e prorogati a causa dell’emergenza sanitaria – e della prorogatio concessa fino al 14 febbraio prossimo, in virtù di una nota interpretativa del 29 gennaio scorso, a firma del Capo dell’Ufficio Legislativo del Mur, il Ministro Gaetano Manfredi non ce l’ha fatta a rinnovare i presidenti dei quattro enti pubblici di ricerca.
In compenso, per quanto attiene al Cnr, una nomina, nella giornata di ieri, c’è stata ed è quella di tre nuovi consiglieri di amministrazione: il prof. Lucio d’Alessandro, scelto sulla base della terna proposta dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui); il prof. Patrizio Bianchi, designato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regione e le Province Autonome; il prof. Gabriele Fava, scelto sulla base della terna proposta dall’Unione italiana delle camere di commercio e dalla Confindustria.
Da fonti interne all’ente di piazzale Aldo Moro, si apprende che sabato prossimo dovrebbe tenersi l’ultimo cda presieduto da Massimo Inguscio, nel corso del quale verrebbe nominato il nuovo vice presidente che, a norma di statuto, ricoprirebbe la carica di legale rappresentante dello stesso ente sino alla nomina e all’insediamento del presidente pleno jure che, verosimilmente, spetterà al nuovo Ministro dell’università e della ricerca.
Quanto all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), tuttora in attesa del rinnovo dell’organo di vertice, è proprio di questa mattina un messaggio inoltrato al personale dell’ente dal presidente uscente, con il quale fa presente che “A norma di Statuto, in attesa della nomina del nuovo Presidente, dal 15 febbraio il Consigliere di Amministrazione con maggiore anzianità di carica Fabio Florindo assumerà l’incarico della vacanza”.
In attesa dei presidenti, sia al Cnr che all’Ingv devono accontentarsi dei vice presidenti. Viceversa, al momento, non si hanno notizie dagli altri due enti di ricerca in attesa del nuovo organo di vertice.
Adriana Spera