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- di Redazione
Un team di ingegneri elettronici del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) dell’Università di Pisa ha pubblicato due lavori su riviste internazionali, dimostrando la validità di una tecnologia basata su un materiale, come il silicio, biocompatibile e non inquinante (si ricava a partire dalla sabbia) per la produzione di green energy.

È del Politecnico di Torino il primo progetto finanziato dal Fondo Italiano per le Scienze Applicate-FISA, fondo istituito con la legge di bilancio 2022 per promuovere la competitività del sistema produttivo nazionale, avvicinando la ricerca fondamentale alla ricerca industriale e allo sviluppo sperimentale. GREEN2MOVE – Green potassium batteries manufacturing processes: towards sustainable gigafactories – è il nome del progetto proposto dall’ateneo torinese, che partirà domani, 1° novembre, e sarà guidato da Federico Bella, docente presso il DISAT - Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia.
In assenza di interventi urgenti per mitigare subito le emissioni di gas serra, le foreste macroalgali e le fanerògame (fra cui Posidonia oceanica, una pianta superiore endemica del Mediterraneo) entro il 2100 si estingueranno. Il riscaldamento globale, infatti, rischia di provocare a livello mondiale una riduzione fra l’80 e il 90% degli ambienti adatti alla sopravvivenza di queste specie che potranno trovare rifugio solo nelle regioni polari.
I risultati di una ricerca,
I risultati di uno studio,
