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Otto anni di lavoro. Una collaborazione tra il Laboratorio di Neuroetologia dei Primati non Umani del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, guidato dal docente di Psicobiologia Luca Bonini, e un team dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa, coordinato da Alberto Mazzoni, responsabile scientifico del Computational Neuroengineering Lab, con il contributo di Silvestro Micera, docente di Bioingegneria. Il supporto di ben tre progetti finanziati dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) e altrettanti progetti PNRR, tra i quali i progetti MNESYS e BRIEF. Sono solo alcuni degli elementi caratterizzanti di uno studio innovativo pubblicato su Science, che svela nuovi meccanismi attraverso i quali il cervello controlla le azioni naturali, mettendo in discussione alcune delle idee classiche sul funzionamento del sistema motorio e aprendo a nuove possibili applicazioni in neuroriabilitazione e robotica.

Identificare con precisione i pazienti con sindrome post-COVID e, tra questi, identificare chi è affetto da sequele neurologiche e neuropsichiatriche, è l’obiettivo del questionario sviluppato dal team italiano del
Il trapianto di organi rappresenta la soluzione definitiva per numerose malattie gravi, ma la disponibilità di organi è tristemente insufficiente a soddisfare le richieste globali. Solo in Italia, nel 2024, sono circa 8.000 i pazienti in lista di attesa, una situazione che rende urgente la ricerca di fonti alternative di organi. Ministero della Salute e Centro nazionale trapianti (Cnt) indicano come circa 6.000 pazienti stanno aspettando un nuovo rene, poco meno di 1.000 un fegato, circa 700 un cuore, oltre 200 un polmone e altrettanti un pancreas.
Una recente pubblicazione internazionale mette in luce una innovativa ricerca scientifica frutto del lavoro di Neurologia presso l’università degli studi di Roma Tor Vergata.
