di Biancamaria Gentili
Il sempiterno Antonino Zichichi, pioniere della fisica nucleare, ha perso il “primato” di essere al vertice del più piccolo ente pubblico di ricerca italiano: il “Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi”, noto ai più come Centro Fermi.Il 29 marzo del 2005, quando Il Foglietto (n. 12) pubblicò l'articolo dal titolo “Scoperto il più piccolo degli enti di ricerca, opera da due anni, con due dipendenti”, il Centro Fermi aveva alle dipendenze solo un funzionario e un collaboratore amministrativo.
In compenso, oltre al presidente Zichichi (che inviò una lettera al Foglietto pubblicata sul n. 17/2005), vi era un cda con sei componenti, tre revisori dei conti titolari ed altrettanti supplenti, un magistrato della Corte dei conti, pronto ad essere sostituito, all'occorrenza, da un suo omologo. A dirigere il tutto, naturalmente, un direttore generale. L'ente era stato istituito con la legge 62 del 1999, voluta sia dalla maggioranza che dall'opposizione, e era divenuto operativo alla fine del 2002, trovando allocazione in Via Panisperna, all'interno di un complesso storico-monumentale, adibito ad uffici ed archivi del ministero dell'Interno.
Ora, a distanza di più di quattro anni dall'articolo del Foglietto, il Centro Fermi, sempre presieduto da Zichichi, è lievitato, portando la pianta organica a 9 unità. Tale crescita esponenziale ha fatto sì che il Centro cedesse l'invidiabile status di “più piccolo ente di ricerca” all'istituto italiano di studi germanici (IISG), la cui dotazione organica è pari a 7 unità: un bibliotecario, un collaboratore amministrativo, un assistente, un operatore e un ausiliario. In sovrappiù, però, oltre al presidente e a 4 membri del cda, l'IISG conta anche 3 revisori dei conti effettivi, un supplente ed un direttore amministrativo. In totale, 10 unità. Il 40% in più della forza lavoro effettiva. L'IISG, creato con legge 12 giugno 1931, n. 931 "quale centro di studi sulla civiltà germanica", ebbe come suo presidente Giovanni Gentile. Con legge 3 febbraio 2006 n. 27, è diventato "ente pubblico nazionale di ricerca a carattere non strumentale". Inaugurato il il 3 aprile 1932 alla presenza del Cav. Benito Mussolini, ha sede a Roma nell'edificio situato all'interno del parco di Villa Sciarra-Wurts sul Gianicolo, lasciato in eredità allo Stato italiano dalla signora Henriette Wurts-Tower, a condizione che ospitasse un centro culturale per “promuovere più stretti legami di conoscenza e di amicizia tra l'Italia e la Germania”.
Da Il Foglietto di Usi/RdB n. 31 del 15 settembre 2009