Redazione
Dopo quattro mesi, Renato Brunetta, ministro fantuttone, oggi torna all'Istat in quell'Aula Magna dove il 14 gennaio era stato protagonista di un esilarante siparietto, con un repentino dietro front, dopo avertrovato occupato il posto in prima fila (vedere Il Foglietto n. 2/2010).
Per rimediare alla gaffe, questa volta in via Balbo hanno fatto le cose in grande, riservando a Brunetta la chiusura del convegno Dal Codice delle statistiche europee al Codice delle statistiche ufficiali e operando affinché l'Aula registri il tutto esaurito.
In una mail recapitata nel pomeriggio di ieri a numerosi dipendenti, si legge che in occasione del "grande evento" (termine ultimamente un po' abusato) occorre stare "all'erta" e "non si deve mancare".
La mail continua, parlando di “precettazione”, intimando di “accorrere”, manco si trattasse di un incendio.
E' vero che l'Istat è stato voluto da Mussolini, ma è passato tanto tempo e certi appelli non eravamo più abituati a sentirli. Che dire o, meglio, che rispondere. Forse così potrebbe andare bene: All'erta, all'erta arriva Brunetta!