di Paolo Vita
Il vicepresidente del Comitato Nazionale di Bioetica (Cnb), Luca Marini, ha chiesto un incontro al presidente del Cnr Luciano Maiani per proporgli di ripristinare la Commissione di Studio sulla Bioetica
in seno al Consiglio Nazionale delle Ricerche visto che l'Ente fino al 15 aprile scorso ha pagato a Cinzia Caporale, moglie del consigliere Rai Angelo Maria Petroni, 80 mila euro l'anno per fargli da consulente di Bioetica (vedere Il Foglietto n. 15/09).
Ma la lettera spedita dal professor Marini lo scorso 8 maggio a Maiani per avere un appuntamento è rimasta senza risposta. Così Il Foglietto ha deciso di pubblicare il testo della missiva: "Desidero richiamare la Sua attenzione - scrive Marini - sulla circostanza che un singolo professionista non è in grado di assicurare una visione interdisciplinare delle problematiche bioetiche, anche nella prospettiva del necessario confronto pluralistico e critico". Marini non menziona la professoressa Caporale ma è chiaro di chi sta parlando.
"E ciò tanto più in un ente come il Cnr - prosegue il vicepresidente del Comitato Nazionale di Bioetica - che è interdisciplinare per definizione e aperto al confronto con l'intera comunità scientifica per vocazione. Il singolo professionista dovrà, infatti, sollecitare competenze di altri per ottenere risultati raggiungibili, con maggiore partecipazione e migliore definizione, da una commissione interdisciplinare. Non a caso, in materia di bioetica, lo stesso Governo non ha ritenuto di ricorrere ad un consulente o di istituire un referente politico, ma ha istituito un apposito Comitato Nazionale costituito da oltre trenta membri di varia formazione professionale. Alla luce dalle precedenti considerazioni, Le chiedo di concedermi un colloquio per sottoporre alla Sua valutazione la possibilità di ricostituire, da parte del Cnr una Commissione per lo studio di alcuni aspetti della problematica bioetica connessi e conseguenti all'avvento di tecnologie emergenti ed ai quali il Cnr potrebbe apportare contributi risolutivi proprio in virtù della sua struttura organizzativa che garantisce sia il top scientifico, di settore che la massima valenza interdisciplinare"
Evidentemente in tempi di crisi è meglio per il Cnr avere un consulente (alla modica cifra di 240 mila euro per tre anni) a fare un lavoro che dal 1990 al 2005 è stato svolto da un nutrito gruppo di scienziati di fama internazionale.
Presidente Maiani, almeno si prenda la briga di rispondere al professor Marini!