Stanno succedendo delle cose (leggendo la stampa). La politica di acquisizione dei vaccini della UE non sembra dare i frutti sperati e riceve critiche sempre più forti; le scadenze di consegna si spostano in avanti e in cambio aumentano le dosi promesse. Austria e Danimarca si accordano con Israele per produrre vaccini. La Repubblica Ceca pensa di rivolgersi alla Russia per Sputnik, anche Bonaccini lo propone; San Marino ce l’ha già. Le asticelle dell’EMA sembrano molto elevate, le procedure di verifica lente e forse l’impostazione troppo rigida. Il MISE valuta la possibilità di riconvertire aziende italiane per produrre vaccini, su licenza: non facile, ci vorrà qualche aiuto di stato. Gli US pensano di vaccinare tutti gli adulti entro maggio (!). La Turchia usa il vaccino cinese. L’Albania ha quasi niente: ha chiesto, invano, l’aiuto di Bruxelles. Macron ha proposto un intervento di solidarietà con i paesi più poveri, Draghi ha detto no.