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Chi si augurava la cancellazione degli ordini professionali è rimasto deluso.
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Con due decreti datati 27 luglio 2012, il cui testo è stato diffuso nei giorni scorsi, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha autorizzato gli enti di ricerca a effettuare assunzioni di personale, a seguito di concorsi pubblici, e passaggi di livello per ricercatori e tecnologi, a valere sulle cessazioni avvenute negli anni 2009 e 2010.
Il primo dei due decreti vede come destinatari il Cnr (325 posti); l’Ogs di Trieste (n. 6); l’Enea (n. 181); l’Infn (n. 60); l’Isfol (n. 12); l’Inrim (n. 11); l’Asi (n. 7); l’Inea (n. 9); l’Inaf (n. 60) e la Stazione Zoologica Anton Dohrn (n. 5).
Col secondo decreto, tra assunzioni e passaggi di livello per tecnologi e ricercatori, l’Istat potrà effettuarne 141; l’Iss, 105; il Cra, 80 e l’Ingv 12.
Prima di diventare efficaci, i decreti dovranno essere registrati dalla Corte dei conti e, subito dopo, pubblicati in Gazzetta Ufficiale,
di Paolo Vita
Nel 2011, è stato Enrico Saggese, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana il manager pubblico che opera nel settore della ricerca scientifica, a dichiarare al fisco, con 452.792 euro, il reddito più alto del 2010 fra tutti i suoi colleghi. Segue il numero uno dell’Istat, Enrico Giovannini, con 372.919 euro, tallonato a breve distanza dall’ex presidente del Cnr, Luciano Maiani, con i suoi 282.605 euro. Staccato di poco, un altro ex presidente, Enzo Boschi dell’Ingv, che ha dichiarato 264.203 euro.
La lettera
L'articolo "Istat, un presidente con tre stanze presidenziali", pubblicato sul Foglietto del 3 luglio 2012 riporta alcune inesattezze. In primo luogo, le stanze a cui si fa riferimento nelle sedi di via Tuscolana e di viale dell'Oceano Pacifico non sono ad uso "esclusivo" del Presidente, ma a disposizione di tutti i direttori che, avendo i propri uffici altrove, abbiano bisogno di lavorare nelle due sedi sopra indicate.
Redazione
Il Foglietto della Ricerca va in vacanza. Dopo 26 settimane, si concede un periodo di riposo. Tornerà puntuale on line martedì 11 settembre. L’informazione essenziale dagli enti di ricerca continuerà, comunque, a essere presente su www.usiricerca.info.
di Rocco Tritto
Dopo una lunga maratona, preceduta da sussurri e grida, il governo ha varato l’ennesimo decreto legge, questa volta battezzato spending review. All’inizio si era detto che sarebbe bastato a scongiurare l’aumento di due punti dell’Iva. Ora, invece, sembra che serva solo a rinviarlo di qualche mese. Insomma, i nuovi pesanti sacrifici che, soprattutto i dipendenti pubblici sopporteranno, rischiano di essere l’ennesimo pannicello caldo.
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