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- di Maurizio Sgroi
Una recente analisi di S&P global disegna scenari assai poco entusiasmanti per il mattone europeo, già alle prese con svariate difficoltà segnalate nel settembre scorso dall’European Systemic Risk Board (ESRB).
Una recente analisi di S&P global disegna scenari assai poco entusiasmanti per il mattone europeo, già alle prese con svariate difficoltà segnalate nel settembre scorso dall’European Systemic Risk Board (ESRB).
I tanti che si scervellano cercando di capire come mai, malgrado il dichiarato e pluriennale impegno di tante banche centrali, l’inflazione rimanga sottotono, dovrebbero dedicare un po’ di tempo a leggere un bel paper pubblicato dal NBER che analizza una relazione solitamente poco osservata, ossia quella fra certi eccessi del credito, in particolare quello diretto alle cosiddette aziende zombie, e le pressioni disinflazionarie.
Le ultime decisioni della Banca centrale giapponese, che rimuove sostanzialmente ogni limite all’acquisto di bond pubblici al fine di tenere sotto controllo la curva dei tassi, sia sulle scadenza brevi che lunghe, oltre che garantire la liquidità del mercato dei titoli di stato, sono l’ennesima conferma che la BoJ ha ormai finito con l’incastrarsi nella trappola che ha scientemente costruito almeno negli ultimi vent’anni.
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