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- di Maurizio Sgroi
È sicuramente esagerato definire di portata storica il recente discorso del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, titolato con una certa enfasi “L’autonomia strategica europea è l’obiettivo della nostra generazione”. Ma non è esagerato sottolinearne il significato, o quantomeno l’ambizione, che rima con quella più volte manifestata da altre autorità Ue, a cominciare dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen: trasformare l’Ue in una variabile geopolitica significativa nel grande gioco globale.

