Giornale on-line fondato nel 2004

Mercoledì, 27 Set 2023

corte cassazione 1280x720Dopo due sentenze conformi, non positive, emesse dal Tribunale e dalla Corte d’appello, anche il terzo grado di giudizio, svoltosi innanzi alla Corte di cassazione, conclusosi con la sentenza n. 15140/2023, pubblicata ieri 30 maggio, non ha arriso ad un lavoratore che, dopo essere stato assunto con contratto a tempo determinato per la durata di un anno, si era visto notificare dall’azienda datrice di lavoro lettera di licenziamento per giusta causa.

Sia per il primo giudice che per il secondo, il provvedimento espulsivo era da considerarsi legittimo in quanto adottato in aderenza alle previsioni del ccnl applicabile al rapporto di lavoro,

Il dipendente, con mansioni di addetto all’eviscerazione presso il reparto macello tacchini - già dipendente della cooperativa agricola con numerosi precedenti contratti stagionali con mansioni di scaricatore di casse e successivamente di mulettista-carrellista, dichiarato parzialmente idoneo con limitazioni e collocato, per tale ragione, al reparto macello tacchini - era stato licenziato per non aver estratto correttamente il pacco intestinale ai tacchini, stante la recidiva specifica nella medesima infrazione in altre tre occasioni nel corso dei sei mesi precedenti.

La Cassazione, con sentenza dianzi citata, ha respinto il ricorso, ritenendo non fondati motivi posti a base del medesimo ricorso, nonostante la Procura Generale si fosse espressa per l’accoglimento dell’ultimo dei motivi, segnatamente il quarto.

Con tale motivo, infatti, il ricorrente aveva dedotto, ai sensi dell’art. 360, n. 3, cpc, violazione e falsa applicazione del principio di proporzionalità tra fatto contestato e provvedimento di licenziamento.

Di diverso avviso la Suprema Corte che ha giudicato corretto il giudizio di valutazione di gravità in concreto e di proporzionalità effettuato della Corte d’appello, giustificante la sanzione espulsiva ancorata alla recidiva plurima nell’infrazione, per cui la prosecuzione del rapporto di lavoro sarebbe stato pregiudizievole per gli scopi aziendali, con particolare riferimento alla diligente attuazione degli obblighi assunti.

In conclusione, licenziamento confermato, con condanna del lavoratore al pagamento delle spese di giudizio e al versamento dell’ulteriore importo a titolo di contributo unificato.

rocco tritto 130x130Rocco Tritto
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

“Io capitano” di Matteo Garrone, Leone d’argento alla regia a Venezia

Io capitano, regia di Matteo Garrone, con Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem...
empty alt

Mutui, non piangiamo per i tassi alti ma per i redditi bassi

In pratica, la domanda di mutui si è dimezzata sia di qua che di là dell’Atlantico, e sarebbe...
empty alt

Donare gli organi, una scelta per la vita

Si rinnova l’impegno di Aido Sardegna (delegazione regionale dell’Associazione Italiana per la...
empty alt

“Povere creature!”, Leone d’oro a Venezia come miglior film

Povere creature! (titolo originale: Poor Things), diretto da Yorgos Lanthimos, ha vinto a Venezia...
empty alt

“La Malnata” di Beatrice Salvioni, l'idea di donna durante il fascismo

La Malnata, di Beatrice Salvioni - Giulio Einaudi editore - 2023, pp. 248 - euro 17,50. Oltre...
empty alt

Elsie Shutt, una delle prime donne ad avviare un'attività di software

Mentre era incinta del primo figlio, Elsie Shutt ha fondato la sua società di software chiamata “Computations...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

Sostienici
Back To Top