Il Miur ha trasmesso nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati lo Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario (Foe) per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2017.
Complessivamente, si tratta di 1.580.380.199 euro, di poco superiore allo stanziamento del 2016, che era stato di 1.572.402.584 euro. La tabella mette a confronto gli stanziamenti per i singoli enti vigilati dal Miur nel 2016 e quelli che verranno erogati nel corrente anno:
A piazzale Aldo Moro, sede del Cnr, entreranno quasi 7,3 milioni in più (+1,3%), mentre l’Agenzia spaziale italiana subisce una decurtazione di quasi 2 milioni di euro (-0,4%).
L’Ingv beneficia di 2,4 milioni in più, ma occorre precisare che la quota di Foe 2017 dell’ente di via di Vigna Murata è comprensiva della somma di 6 milioni che è la parte dello stanziamento previsto dal decreto legge 104/2013, per far fronte all’assunzione di 200 unità di personale nel quinquennio 2014-2018. Nel 2016, la “rata” di tale stanziamento finalizzato era stata di 4 milioni.
A perdere quasi 1,5 milioni di euro è la Stazione Zoologica Anton Dohrn (-9,9%) e un taglio di circa 370 mila euro penalizza (-1,6%) anche il Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (Science Park) .
In conclusione, possiamo dire che i tanti roboanti proclami governativi sulla assoluta priorità che nel nostro Paese deve rivestire la ricerca, si sono tradotti in un incremento del Foe di appena 8 milioni di euro, vale a dire poco più dello 0,5% rispetto allo stanziamento del 2016.