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- di Maurizio Sgroi
Ossessionati come siamo dal numeretto che quantifica la nostra crescita, non prestiamo la dovuta attenzione ad altre due variabili esibite in bella vista nell’ultimo World Economic Outlook del Fmi: l’andamento del commercio internazionale e l’inflazione.

Nel suo ultimo rapporto annuale sulla situazione del paese, l’Istat ci ricorda una cosa che viene ripetuta pressoché costantemente: l’Italia non è di fatto un paese che aiuta i giovani.
L’inflazione, come noto, erode il potere d’acquisto degli stipendi e l’assioma vale ancora di più per i dipendenti pubblici, che devono attendere anni per il rinnovo del contratto collettivo
Il peggio è passato, dice la Bis riferendosi all’inflazione. Ma il meglio deve ancora venire e non è detto che arriverà facilmente né presto. Quello che la banca di Basilea chiama “l’ultimo miglio” della disinflazione, anzi, rischia di essere il nuovo peggio che ancora dobbiamo sperimentare.
Proseguendo un trend ormai ventennale, le famiglie italiane si confermano in cima alla classifica europea per la quantità di ricchezza finanziaria lorda in rapporto al reddito disponibile, e neanche di poco, come si può osservare dal grafico sotto.Questa evidenza statistica, che perciò sconta tutti i limiti della rappresentazioni medie e mediane, dovremmo però osservarla ricordando un piccolo dettaglio che tende ad essere trascurato. Ossia il fatto che stiamo parlando di un rapporto.
