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- di Maurizio Sgroi
Gli ultimi dati diffusi da Ocse sul commercio internazionale confermano una situazione di debolezza che sembra dar ragione ai tanti che parlano di de-globalizzazione ed altre amenità. La realtà purtroppo è assai più semplice: si commercia meno sia perché si produce meno (le scorte sono diminuite bruscamente e anche la produzione di beni intermedi) sia perché le varie domande aggregate, vuoi per l’inflazione, vuoi per la scarsa fiducia, rimangono deboli, specialmente in Europa e nei paesi asiatici più dinamici. A ciò si aggiungano i costi crescenti del denaro, che scoraggiano il finanziamento del commercio.

L’ultima
Poiché coltiviamo sempre più pensieri suggeriti dalle macchine e istantanei, e con gioia a quanto pare, è buona prassi diffondere fra il pubblico gli esiti meno conosciuti di tale approccio all’esistenza, pensato apposta per soddisfare la nostra inesausta voglia di certezze che cresce almeno quanto il nostro panico di fronte all’incerto.
Gli interventi di natura sociale, anche in ossequio al principio di sussidiarietà verticale, sono una delle funzioni che più caratterizzano l’azione di governo sul territorio di un Comune, in un’ottica di redistribuzione in favore dei ceti più deboli.
In una
