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- di Sara Sesti
Quel 5 settembre del 1908, la commissione di laurea lasciò una studentessa in trepidante attesa per ben un’ora perché non sapeva se laurearla “ingegneressa” o “ingegnere”.
Quel 5 settembre del 1908, la commissione di laurea lasciò una studentessa in trepidante attesa per ben un’ora perché non sapeva se laurearla “ingegneressa” o “ingegnere”.
Cosa sarà, regia di Francesco Bruni, con Kim Rossi Stuart, Barbara Ronchi, Lorenza Indovina, Giuseppe Pambieri, Raffaella Lebboroni, Nicola Nocella, Fotinì Peluso, Tancredi Galli, Elettra Dallimore Mallaby, Stefano Rossi Giordani; Ninni Bruschetta; Soggetto: Francesco Bruni; Sceneggiatura: Francesco Bruni, Kim Rossi Stuart; Fotografia: Carlo Rinaldi; Musiche: Ratchev & Carratello (Stefano Ratchev), Ratchev & Carratello (Mattia Carratello); Montaggio: Alessandro Heffler, Luca Carrera; Scenografia: Ilaria Sadun; Costumi: Maria Cristina La Parola; Suono: Gianluca Costamagna; ITALIA 2020; Durata 101’; Genere: Drammatico; Produzione: Carlo Degli Esposti, Nicola Serra per Palomar, Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Videp; Distribuito da Vision Distribution; nelle sale dal 24 ottobre 2020.
Definita “la regina della scienza ottocentesca”, Mary Somerville (1780-1872) può essere considerata l’ultima delle grandi scienziate dilettanti. Fu maestra di Ada Byron e fece opera di divulgazione descrivendo e spiegando lo stato delle scienze con un linguaggio chiaro e comprensibile ad un lettore di media cultura.
Allievo della Scuola normale superiore tra il 1910 e 1914, professore di letteratura italiana dal 1925 alla facoltà di magistero di Firenze e dal 1934 alla facoltà di Lettere di Pisa, dal 1943 al 1948 direttore della stessa Scuola normale superiore, fondatore della rivista Belfagor nel 1948, Luigi Russo è stato tra i più lucidi e penetranti protagonisti della vita culturale italiana del secolo scorso.
Vittoria Chierici ha dedicato a Ipazia D’Alessandria un quadro che è anche un vestito. Il dipinto scende fino a terra lasciando intravedere la stoffa grezza. Fa immaginare la filosofa che, “gettandosi addosso un mantello e uscendo in mezzo alla città, spiega pubblicamente a chiunque voglia ascoltarla le opere di qualsiasi filosofo”, come scrive Morris Kline, in "Storia del pensiero matematico" (1999).
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